Come se non bastasse una crisi ormai conclamata dai numeri e che mette a serio rischio la qualificazione alla prossima Champions League, in casa Milan dopo la pesante sconfitta contro la Lazio è scoppiato il caso Donnarumma.
I tifosi rossoneri non hanno infatti gradito una foto nella quale si vede il portierone chiacchierare sorridente con l’ex compagno Pepe Reina, ora estremo difensore titolare proprio della Lazio.
Quello che, in altri tempi e dopo un altro risultato, sarebbe stato visto solo come uno scambio di battute tra vecchi amici è infatti diventato il pretesto per far piovere su Super Gigio accuse di scarso attaccamento alla maglia in un momento così delicato per la squadra.
Fin troppo ovvio che questa polemica sia legata anche alla trattativa al momento bloccata per il rinnovo del contratto di Donnarumma, che andrà a scadenza a giugno.
Il dialogo tra l’agente del portiere della Nazionale, Mino Raiola, e gli uomini-mercato del Milan, Paolo Maldini e Ricky Massara sembra arrivato a un punto morto, perché i dirigenti rossoneri non paiono avere l’intenzione di ritoccare la proposta di 7 milioni d’ingaggio, lontana dai 10 chiesti da Raiola.
Il Milan ritiene di aver fatto il possibile e senza la certezza della partecipazione alla Champions League non è possibile spingersi oltre, dato che un’altra stagione senza l’Europa che conta potrebbe avere ripercussioni inattese sul futuro di molti dei protagonisti del Milan attuale, compreso Stefano Pioli.
Su Donnarumma è vigile la Juventus, disposta ad arrivare ai 10 milioni chiesti da Raiola, ma che dovrà prima pensare a fare cassa attraverso plusvalenze (Rabiot, Ramsey), ma anche con la cessione di Wojciech Szczesny, sotto contratto per fino al 2024 a 6,5 milioni netti.
Il Milan, che si è cautelato bloccando Mike Maignan del Lille, punta comunque a chiudere il discorso entro una data ben specifica, ovvero proprio la partita contro la Juventus del 9 maggio. In subordine, l’obiettivo è definire il tutto prima della partenza di Donnarumma per gli Europei.
Peraltro il clima all’interno della società rossonera è pesante anche alla luce delle dichiarazioni rese alla stampa dallo stesso Paolo Maldini riguardo al progetto Superlega, che sarebbe stato portato avanti senza neppure informare l’ex capitano e ora responsabile dell’area tecnica.
A completare il momento difficile un calendario che non lascia tranquilli nelle ultime cinque giornate, con gli scontri diretti in trasferta contro Juventus e Atalanta e le partite contro squadre in lotta per non retrocedere come il Benevento del grande ex Pippo Inzaghi, il Torino e il Cagliari.