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Terremoto Juve, Agnelli ha rischiato arresto per bilanci falsi: scoppia la bufera

La Procura di Torino ha indagato 16 dirigenti bianconeri tra cui il presidente, c'è il rischio di un Processo

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Proprio nel giorno più delicato, la vigilia della gara di Champions contro il Benfica, è scoppiata la bomba-Juventus. Procura di Torino ha notificato ai componenti del Consiglio d’amministrazione e a tutti i componenti dirigenzali della Juventus, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, iniziate nel 2021: sono 16 gli indagati, tra cui il presidente Andrea Agnelli, per le ipotesi di falso in bilancio e false comunicazioni al mercato. Richiesti anche dal procuratore – ma respinti – gli arresti domiciliari per Agnelli.

Juventus, tutte le accuse della procura di Torino

Dal dilazionamento sospetto degli stipendi all’epoca della pandemia alle cosiddette plusvalenze fittizie, fino alle notizie false sullo stato di salute aziendale, rese ancora più inaccettabili trattandosi di una società per azioni quotata in Borsa (per cui all’accusa di falso in bilancio si aggiunge anche il reato di aggiotaggio informativo) emerge un quadro piuttosto preoccupante e ora il club bianconero – che a suo tempo si era già difeso da questa accusa – rischia il Processo.

Juventus, i tifosi si dividono tra innocentisti e colpevolisti

Sul web è il delirio tra colpevolisti e innocentisti: “Ci si sofferma molto su plusvalenze mentre problema più grave è altro: Juve fece comunicato durante lockdown annunciando al mercato 90 milioni di risparmio a bilancio xche giocatori avevano rinunciato a 3.5 mesi. Cosa non vera. Questa è ipotesi seria false comunicazioni sociali” oppure: ” Le plusvalenze sono lecite e consentite! Poi la Juventus fa regolari aumenti di capitale… dove sarebbe il reato? Di imbarazzante c’è solamente la giustizia italiana.. e non solo per il caso plusvalenza che è minimale rispetto al problema della giustizia italiana”.

Juventus, il parere di Cruciani su caso plusvalenze

A Pressing arriva anche il parere di Giuseppe Cruciani: “La mia valutazione sul caso plusvalenze? Non me ne può fregare di meno. Questo è quello che penso di questa vicenda. In questo momento non me ne può fregare di meno. I magistrati avranno avuto i loro motivi per chiedere l’arresto ai domiciliari per Andrea Agnelli“.

Su twitter invece è bagarre: “Nessuno che si chieda come mai fossero stati chiesti addirittura i domiciliari per Agnelli dopo 1 anno dall’inizio delle indagini, senza che ci fosse alcun presupposto giuridico. Non è una giustizia da Paese civile” o anche: “Siamo in uno stato di diritto e una persona è innocente finché non è condannato in terzo grado. E indagato non vuol dire colpevole. Poi se vogliamo discutere del calcio italiano malato e fallito allora discutiamone” e poi: “Le accuse rivolte ad Agnelli non mi paiono corrette se non per punire un personaggio del suo rilievo e del suo aplomb altrimenti tutte le società dovrebbero essere indagate e perseguite”

C’è chi scrive: “Volevano arrestare Agnelli per aver assunto e continuare a mantenere un falso allenatore. Non fa una piega” oppure: “La Juve non si è mai difesa manco per calciopoli adottando la strada del “rispondiamo sul campo” (scelta assurda). Il problema è che ora manco quello c’è” e infine: “Arresti domiciliari? Strano che non abbiano chiesto la sedia elettrica o l’ergastolo“.

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