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Testata a Henry, il Lecce condanna D'Aversa che si difende. L'attaccante non lo perdona, pugliesi su Semplici

Nota del club giallorosso che stigmatizza il comportamento del proprio allenatore al termine del match col Verona. D'Aversa si spiega sui social, in arrivo Semplici al suo posto.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Prova a spiegare l’accaduto Roberto D’Aversa, a ricostruire lo spiacevole episodio al termine del match tra il suo Lecce e il Verona. Uno spareggio salvezza dai contorni infuocati e dal finale tumultuoso, con tanto di testate – vere o presunte – nei confronti dell’attaccante scaligero Thomas Henry. Dovesse essere accertata la sua colpevolezza, il tecnico dei pugliesi rischierebbe una lunga squalifica. E nel frattempo il suo club sembra averlo già condannato, vista la nota diffusa al termine della partita. Ecco perché, dopo le parole in tv, D’Aversa è tornato sulla discussione col giocatore avversario su Instagram.

Rissa Lecce-Verona, la nota del club salentino

Il Lecce, attraverso una nota sul suo sito web ufficiale, ha aspramente stigmatizzato il comportamento del suo allenatore nel finale del match col Verona: “L’U.S. Lecce, con riferimento all’episodio che ha visto coinvolto l’allenatore D’Aversa ed il giocatore del Verona Henry, pur valutando la situazione di nervosismo generale nel finale di gara, condanna fermamente il gesto del proprio allenatore in quanto – si legge – contrario ai principi ed ai valori dello sport“.

Testata a Henry: le parole di D’Aversa in tv

Ai microfoni di Sky D’Aversa aveva dato una prima versione dei fatti: “Negli ultimi minuti la situazione si era fatta concitata. Ci sono state provocazioni, la mia volontà era quella di fare in modo che i miei ragazzi non prendessero espulsioni e siamo arrivati a contatto io e Henry. Il gesto non è stato bello da vedere, ma la mia intenzione era quella di dividere. Lui ha continuato nel provocare, ma poi è finita lì. Non sono entrato in campo per dare una testata al giocatore, ma per evitare squalifiche. Lui si è avvicinato, non volevo andare su di lui. Nell’immagine finale ci sono solo io, ma prima c’erano Gendrey e Pongracic vicino a lui. Non c’era nulla di premeditato. Il gesto è brutto e me ne scuso, ma l’intenzione era quella di allontanare i giocatori”.

D’Aversa si scusa e spiega tutto su Instagram

Dopo la nota di biasimo del suo stesso club, D’Aversa ha provato a ribadire il concetto su Instagram: “Desidero chiedere scusa a tutti e al contempo ricostruire brevemente il triste e spiacevole episodio che mi ha visto protagonista in negativo al termine della partita Lecce-Verona. Sono venuto a contatto testa a testa con Henry, ma non ho colpito con una testata il calciatore veronese, né l’ho ricevuta da lui. Si è trattato di un contatto fisico, di un pessimo esempio, di un’immagine anti sportiva figlia della grande tensione e dell’adrenalina, che però non devono e non vogliono essere mie scusanti né attenuanti. Ho sbagliato e chiedo scusa”.

“Mi sono lasciato trascinare dalla foga e ho perso lucidità – continua D’Aversa – ma non al punto di colpire un’altra persona. Questo non mi appartiene, lo respingo e non lo accetto. Ancora una volta mi scuso con Henry, con il pubblico leccese, veronese e italiano, con gli arbitri, con i due club, con la mia dirigenza, il mio staff e la mia squadra“. L’allenatore ha disattivato le reazioni al post: non è possibile commentare quanto scritto ai proposito dei fatti di Lecce-Verona.

Lecce, riflessioni in corso: si pensa a Semplici

Secondo il super esperto di mercato di Sky, Gianluca Di Marzio, il Lecce sta pensando seriamente di cambiare allenatore. Anche e soprattutto – ma non unicamente – in virtù del comportamento di D’Aversa contro il Lecce. Scrive il giornalista: “Al di là del comunicato, quindi, in casa Lecce ci sono delle riflessioni in corso sul futuro dell’allenatore italiano, con l’esonero che sembra inevitabile. Bisognerà capire soltanto le modalità. In caso di esonero il club giallorosso sta pensando a Semplici, possibile scelta per la panchina del Lecce. Per il momento, però, non ci sono stati contatti con nuovi allenatori”.

La replica di Henry: “Mia espulsione ingiusta”

Più tardi è arrivata la replica di Henry, che non ha perdonato D’Aversa, anzi ha ribadito la sua innocenza. “Parto col dire che mi voglio scusare, con i miei compagni e con i tifosi”, l’incipit della storia Instagram dell’attaccante francese del Verona. “Mi scuso per aver reagito, con le parole, alle tante provocazioni vissute sul campo oggi, fatto comprensibile in una sfida con una simile posta in palio. Ma questo non giustifica, e non potrà MAI giustificare, il ricevere una testata quando hai già preso la strada degli spogliatoi, felice per i tre punti guadagnati”.

Quindi la rivelazione a proposito del rapporto di stima e di amicizia con l’avversario leccese: “Conosco Gendrey da 15 anni, ero il suo allenatore quando aveva 15 anni e non oserei mai provocare qualcuno che oggi considero un fratello! E aver ricevuto il rosso come reazione, sempre e solo verbale, a una testata, mi lascia ancora più amareggiato di non poter aiutare i miei compagni già da domenica prossima”.

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