Countdown iniziato prima che si apra ufficialmente il sipario sulla 150esima edizione del The Open, quarto e ultimo Major maschile del 2022 in programma a St. Andrews, in Scozia.
Il campione americano, a proposito di Scozia, cercherà di essere tra i protagonisti, sperando magari di poter seguire le orme di Tom Watson che ha trionfato in questo torneo per ben cinque volte, l’ultima nel 2009 e all’età di 59 anni.
“Tutti abbiamo visto quello che ha realizzato Tom, che ha dimostrato a chiunque che le imprese sono possibili. Fisicamente posso migliorare, ma non molto”
A due giorni dal via del Major, il campione ha rivelato come si senta pronto ad iniziare e come però, il suo infortunio influisca ancora sul suo stato fisico.
“Essere qui significa molto. All’Old Course ho giocato il mio primo The Open da dilettante con campioni del calibro di Bernard Langer, Ernie Els e Tom Watson. Quella che ci apprestiamo a disputare è la 150esima edizione di un evento davvero storico, probabilmente il più grande The Open di sempre”.
Il grave incidente d’auto in cui è rimasto coinvolto nel febbraio 2021 a Los Angeles ne ha messo a rischio, oltre che la vita, la sua carriera, provocandogli fratture multiple alla gamba destra tra viti e perni nella caviglia e nel piede. “Durante la mia riabilitazione – ha sottolineato Woods – ciò che più speravo era di tornare a camminare e a giocare a golf in maniera spensierata”.