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Tifosi Milan furiosi verso il derby: "Molto meglio Hauge"

Il Milan dopo Belgrado si interroga della bontà dei rinforzi del mercato di gennaio, tifosi delusi

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Il pareggio 2-2 a Belgrado non entusiasma anche per il pari subito in extremis. Le preoccupazioni dell’ambiente Milan però ci sono soprattutto nella settimana che porta al derby di domenica prossima contro l’Inter dove in palio c’è il primato del campionato di serie A. Le ire dei milanisti dopo la gara  di ieri sera si sono concentrate sul mercato invernale rossonero e in particolar modo sul rinforza sbandierato come un grande acquisto ma che finora ha contribuito poco alla causa di Pioli, stiamo parlando di Mario Mandzukic.

Mandzukic: il vice Ibra è un fantasma

Dopo vari e diversi spezzoni di partita, l’ex attaccante della Juventus, rimpianto solo un mese fa da molti tifosi bianconeri, aveva la sua grande chance, titolare al posto di Ibra al centro dell’attacco rossonero peraltro in una gara molto sentita da lui, croato, al Maracanà di Belgrado. L’esito della prestazione di Mandzukic è stato alquanto deludente. Si è mosso poco e male dimostrando oltre che non essere ancora entrato nei meccanismi tattici del Milan di Pioli, anche di essere largamente fuori condizione. Domenica, nel derby contro Milan-Inter alle ore 15, tornerà Ibra ma in molti si chiedono se sia un errore aspettare Supermario, specie dopo aver escluso dai radar Hauge.

Tifosi delusi: “Non è lui che ci serviva”

Qualche tifoso del Milan sottolinea come il magico giocattolo di Pioli si sia quasi rotto in coincidenza dell’arrivo di Mandzukic, “Da quando è arrivato: Milan 0 3 Atalanta, Inter 2 1 Milan, Spezia 2 0 Milan, Stella Rossa 2 2 Milan. E naturalmente zero gol. Il lampione da Slavoski Brod“.

Ma qualcuno va controcorrente e difende tutti dagli attacchi: “Il tifoso del Milan è l’unico tifoso che si sente in grado di esprimere giudizi tecnici tattici super negativi nei confronti dei propri calciatori. Gli altri esaltano i cessi, il tifoso del Milan deve analizzare ogni singolo episodio.”. Lo stesso Luca Serafini se la prende: “Molti diffidenti e disfattisti purtroppo sono tifosi rossoneri. Dopo anni di magra, questa mancanza di entusiasmo in famiglia la capisco assai meno degli scherni altrui.

La difesa di Bergomi e il caso Hauge

A scendere in campo per difendere Mandzukic ci pensa un suo grande estimatore sin dai tempi della Juve, Beppe Bergomi che nel post gara negli studi di Sky ha parlato del croato: “Con Mandzukic ci vuole pazienza, va aspettato e deve raggiungere la condizione ottimale. Lui non è Ibrahimovic, lo svedese una palla alta la controlla e la mette a terra mentre lui la spizza. Secondo me rende meglio un po’ più spostato piuttosto che centrale, anche se può fare il centravanti”.

Ma c’è un particolare che non è sfuggito ai tifosi del Milan, la presenza di Mandzukic ha tolto spazio ad Hauge, buona rivelazione come bomber di scorta, nella prima parte di stagione. Tanto da fargli addirittura perdere il posto, non solo nelle rotazioni là davanti ma addirittura “tagliato” nella lista di Europa League e difatti impossibilitato a giocare se non in campionato dove comunque restano Mandzukic e Rebic (o Leao) i primi cambi in attacco di Pioli.

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