Il Cittadella entra a gamba testa contro il razzismo. Nel mirino del club veneto quanto avvenuto sabato scorso 19 gennaio in occasione di Cittadella-Carpi del campionato Primavera 2 e per il quale è scattato il ferreo codice di regolamentazione che la società di Andrea Gabrielli si è imposta.
Nel corso della sfida uno spettatore si è reso protagonista di uno spiacevole gesto di discriminazione nei confronti di un giocatore del Carpi. Il Cittadella, infatti, è stato multato di 1000 euro “per avere un suo sostenitore, al 35° del primo tempo, posizionato dietro la recinzione alle spalle dell’Assistente numero uno, gridato ad un calciatore avversario un insulto espressivo di discriminazione razziale”. L’episodio, notato da tutti, non è sfuggito neppure ai vertici della società granata, che non ha perso tempo per arrivare a un’immediata punizione nei confronti del colpevole.
Attraverso una nota diffusa tramite il proprio sito web, il Cittadella spiega come “in merito all’episodio avvenuto durante la partita del Campionato Primavera 2 fra Cittadella e Carpi dello scorso 19 gennaio, durante la quale uno spettatore ha usato parole discriminatorie e offensive verso un giocatore avversario, prende le distanze dal grave comportamento che si discosta nettamente dai valori di correttezza e rispetto sui quali si fonda la società granata. La società, preso atto di quanto accaduto, intende prontamente sanzionare lo spettatore vietandogli l’ingresso alle manifestazioni sportive che riguardino l’A.S. Cittadella, in applicazione a quanto previsto dal Sistema di Gradimento in vigore”.
Chi entra allo stadio ‘Tombolato’ sottoscrive una sorta di patto nel quale si impegna a non utilizzare cori, atti o offese di discriminazione di qualsiasi tipo nei confronti degli avversari. Il patto è stato rotto da parte di un tifoso e il club ha messo in pratica quanto stabilito.
SPORTAL.IT