Federica Pellegrini nella notte italiana è stata protagonista dell’ultimo 200 stile libero ai Giochi Olimpici. Le ultime bracciate a Tokyo, nell’Olimpiade tanto agognata da tutti e per cui ha fatto di tutto per esserci, lottando contro l’età e il covid.
Alla fine ha disputato la sua quinta finale olimpica consecutiva chiudendo settima, piazzamento che questa volta conta poco.
L’azzurra che aveva promesso di nuon commuoversi alla fine non ce la fa quando ringrazia tutti. “È stato un bel viaggio, me la sono goduta. Sono felice anche del tempo fatto – ha commentato -. E’ il mio ultimo 200 a livello internazionale, giusto a 33 anni, è il momento migliore. Sono fiera di essere stata capitana negli ultimi mesi. Lascio una squadra mai così forte, ci sarà un bel nuoto nei prossimi anni in Italia”.
E poi parla anche di una figura per lei fondamentale, l’allenatore Matteo Giunta: “Se non ci fosse stato Matteo – ha detto al Tg1 – probabilmente avrei smesso qualche anno fa. Matteo è stato un grandissimo allenatore ed un compagno di vita speciale e spero lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati bravi molto in questo. È stata una persona fondamentale, una delle più importanti in questo percorso sia umano che sportivo”.
Infine non mancano i progetti futuri con la campionessa veneta che aspira a farsi eleggere come atleta CIO.
“Ora farò volantinaggio al Villaggio per farmi eleggere come atleta Cio. Devo tornare a casa dove mi aspettano, poi voglio festeggiare il mio compleanno perché 33 anni sono un’età importante, e poi a settembre e forse anche novembre c’è la Isl a Napoli. E poi ancora il docu-film, un libro, le registrazioni di Italia’s got talent. E rimarrò nel mondo del nuoto”.
L’Olimpiade della Divina si chiude a livello individuale ma ora ci saranno le staffette e chissà che non si faccia un regalo per i suoi 33 anni.