La fine dell’anno in compagnia del nostro pagellone dell’ultima giornata del 2024 di campionato è un po’ come le lenticchie con lo zampone nel cenone. Insomma immancabili, speriamo non siano illeggibili vista l’ora, il giorno e il tasso alcolemico che sale. Al di là delle battute il Capodanno della serie A celebra Inter e Napoli che chiudono con una vittoria in barba all’Atalanta frenata dalla Lazio. La corsa a tre per lo scudetto però continua e non sembra davvero che nessun altro possa inserirsi. Non certo la Juventus che dilapida punti un po’ come la sua difesa prende gol ultimamente; e nemmeno il Milan che in questo momento ha altri problemi dopo la fine della pur breve era Fonseca.
E allora allacciate le cinture e gustatevi i nostri attesissimi top e flop della diciottesima giornata di serie A. Sempre con un po’ di cattiveria e un pizzico di ironia. Che non guasta mai, anche e soprattutto a Capodanno perchè chi è cattivo l’ultimo dell’anno è cattivo tutto l’anno!
- Top e Flop della diciottesima giornata di serie A:
- Top flop Allenatori: Fonseca flop annunciato, Viera sorprende
- Supertop diciottesima giornata: Raspadori uomo della provvidenza
- Superflop 18° giornata: Cambiaso, che succede?
Top e Flop della diciottesima giornata di serie A:
- Zaniolo TOP 7: l’intuizione è materia difficile da spiegare, per spiegare il tocco con cui Zaniolo ha dato il là al pareggio dell’Atalanta con la Lazio, beh è difficile appunto. Geniale!
- Leali TOP 7: a colpi di parate contribuisce ad altri punti del suo Genoa vitali nella corsa salvezza. Salvifico.
- Ranieri FLOP 4: con tutto lo spazio del mondo centra Ekkelenkamp con un rilancio dalla propria area piccola, insomma se lo avesse mirato non lo avrebbe preso. Lucca pareggia e la viola crolla. Precisione al contrario.
- De Gea TOP 8,5: quelli della Juventus si stanno ancora chiedendo come ha fatto prendere: A) il tiro al volo ravvicinato di Vlahovic (voto 5) che gli sbatte sulla mano? B) il colpo di testa sempre ravvicinato di Gatti; C) il diagonale rasoterra di Coincecao (voto 6,5) nel finale col piede. Ecco De Gea risponde e ha risposto da par suo.
- Valenti TOP 7: dopo una partita arcigna in difesa con tanto di gol salvato sulla linea, si butta in avanti alla ricerca del gol e lo trova, vitale!
- Dybala TOP 7: l’ha messa di nuovo, per di più di destro al volo. Insomma per far giocare bene e segnare Dybala basta darlo come “partente”. Facile no?
- Lukaku 5 – non gioca nemmeno tanto male ma l’errore dal dischetto poteva costare la vetta alla squadra di Conte e quando sei Big Rom lo devi essere sempre.
- Thruam 8: Praticamente ha la Juve sulla spalle in questo momento. Segna, contrasta, a volte imposta, altre volte suggerisce il passaggio. Insomma un factotum in una squadra di campioni o presunti tali che faticano. Lui vera rivelazione, insostituibile anche se Motta gira e rigira lo tira sempre fuori nel finale.
- Kean 7: mostra i muscoli a Kalulu che poco prima si era così tanto spaventato da avergli lasciato la palla dell’1-1. Lui ringrazia ma non esulta in ossequi alla curva bianconero. Gesto nobile di cui non abusare. Lui invece sembra oramai essersi abituato ad abusare delle difese altrui.
Top flop Allenatori: Fonseca flop annunciato, Viera sorprende
- FLOP FONSECA – ha fatto in tempo a mangiare il panettone sì ma gli è rimasto sullo stomaco. Si può dire che era già tutto previsto. “Vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro” per usare una metafora manzoniana che rende l’idea di quanto il suo esonero in corso d’opera pareva fosse già scritta prima o dopo al netto dell’imprese nel derby e a Madrid. Resta l’uomo, home vertical, in una società assente.
- TOP VIERA – alzi la mano chi era sicuro che sto francesone, dal grande passato da calciatore ma non ancora allenatore di grido, facesse al caso del Genoa in una situazione difficile per di più arrivando dopo Gilardino che non aveva poi fatto malissimo. Ecco appunto le apparenze ingannano, Patrick dimostra che non sempre le previsioni (vedi Fonseca) si avverano. Con buona pace del “povero” Balotelli.
Supertop diciottesima giornata: Raspadori uomo della provvidenza
La miglior dote di un attaccante in panchina è quella di saper aspettare il suo momento. Jack lo ha atteso anche a lungo ma finalmente questo è arrivato, la zampata che risolve la partita col Venezia è di quelle che valgono tanto e nelle vittorie importanti del Napoli il suo zampino c’è sempre. Conte lo sa. Provvidenziale!
Superflop 18° giornata: Cambiaso, che succede?
Una volta può capitare, due cominciano a essere troppe. Specie se sei alla Juve. Repetita juvant, o Juventus nel caso. Come col Lecce si incarta con la palla tra piedi nel finale perdendo sanguinosamente il possesso che poi per sua sfortuna si trasforma nel gol del pari, ieri salentino, oggi viola. Sono 4 punti persi e sono tanti. Serve più attenzione!