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Top e flop 28ª giornata Serie A: Vlahovic inciampa, Calhanoglu returns. Raspadori, la favola di Jack e la panchina magica

Ventottesima giornata del campionato di serie A 2024/25 con i nostri immancabili top e flop, con un pizzico di cattiveria e ironia i voti migliori e peggiori del turno di A

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

“Se prima eravamo in 4 a ballare l’alligalli, adesso siamo in tre a ballare l’alligalli”. Si riduce a questo vecchio tormentone di Edoardo Vianello la lotta scudetto del campionato di serie A a 10 turni dalla fine. In fin dei conti però la Juventus non c’è, non c’è mai stata in realtà. La “rumba” suonata dall’Atalanta ai bianconeri ha solo messo nero su bianco, non a caso, l’inadeguatezza della Vecchia Signora rientrata a -6 più per demeriti di Inter e Napoli, e della Dea stessa, che infatti hanno ripreso la corsa seppur a fatica per il tricolore.

E allora allacciate le cinture e gustatevi i nostri attesissimi top e flop della ventottesima giornata di serie A. Sempre con la giusta cattiveria e un pizzico di ironia, né di più né di meno. Che non guastano mai, ora che il Carnevale è alle spalle e ci avviciniamo alla primavera, alla Pasqua, quindi tante sorprese per buoni e cattivi! In fondo è solo un gioco… del calcio!

Top e Flop della ventottesima giornata di serie A

  • Di Gregorio TOP 7: dare un voto alto a uno che prende 4 pere è roba da ossimoro ma il povero DiGre ha fatto i miracoli, saltava da destra a sinistra, poi è capitolato sotto i colpi della Dea ma sembra incredibile è stato l’unico a salvarsi nell’incubo dell’Allianz.
  • Raspadori TOP 8: e chi se lo ricordava il buon Jack… un po’ ammuffito in panchina ad aspettare una chance, una chiamata, un segnale dall’alto. Conte gli preferiva Simeone per far rifiatare Lukaku. E lui ha dovuto aspettare che il fato lo chiamasse, la cessione di Kvara, il ko di Neres. Si è ritrovato davanti, in campo, di nuovo, a giocare. E ha risposto presente: 3 gol in 5 partite. Rinato!
  • Vlahovic FLOP 4: entra svogliato, con la testa altrove. E forse forse verrebbe da dargli pure ragione visto che Motta lo manda in campo a pochi minuti dalla fine sul 3-0. Ma incespicare sul pallone a quella maniera lanciando l’azione dello 0-4 è roba grave, segnale evidentemente di qualcos’altro che si è rotto, forse si è rosso proprio Dusan.
  • Smolcic FLOP 4: una gamba di troppo a pochi secondi dalla fine, messa lì a buttar giù Carboni e con lui due punti preziosi per il Como delle meraviglie di Fabregas. Ecco il suo intervento è meravigliosamente maldestro!
  • Cambiaghi TOP 7: entra e segna, gioca e fa l’assist. Manna dal cielo per il Bologna all’Italian…o!
  • Krstovic TOP 8: cosa vuoi dire a uno che segna due gol in un tempo al Milan e si risveglia dal sogno 45 minuti dopo per vedere la sua doppietta incredibilmente ribaltata. Sprecato!
  • Hummels 7,5 – alla faccia di chi gli rinfaccia qualsiasi cosa faccia, le panchine, i selfie, le vacanze romane. Lui torna in campo e ferma, quasi da solo l’attacco dell’Empoli. Discorso chiuso, alla sua maniera.
  • Gabbia-Thiaw FLOP 5: pare abbiano chiesto una foto con Krstovic e una con la palla durante l’intervallo visto che nel primo tempo non gli abbiano beccati mai.
  • Gallo FLOP 5: la sfortuna stavolta ci ha messo la gambuccia, già la sua. Il Milan ringrazia.
  • Leao e Pulisic 7,5: inutile dirlo e ribadirlo, c’è un Milan con questi due e un Milan senza questi due. Conceicao ringrazia e si ferma un altro po’, fino a quando non si sa.
  • Zappacosta, Lookman, Kolasinac… tutta l’Atalanta! 8: ci avremmo messo anche il magazziniere e l’autista del pullman perchè è impossibile trovare uno che abbia giocato meglio in una prestazione così perfetta dei nerazzurri. Mamma mia che squadrone!

Top flop Allenatori: Motta non ce la fa, dal Gasp una lezione

  • FLOP THIAGO MOTTA – dall’altare alla polvere e viceversa senza soluzione di tempo. Incredibile come la sua Juve scompaia sempre sul più bello, in Champions come in Coppa Italia dinanzi a qualsiasi prova del nove che sia una. La scoppola presa in casa resta negli annali dove il buon Thiago sperava di finire per altri motivi.
  • TOP GASPERINI – ancora una volta ha messo a tacere tutti, compreso i giornalisti, vedi Nebuloni ma qui il buon Gasp sbaglia di grosso. In campo non si discute, la sua banda orobica è ancora lì per stupire, per sognare il tricolore. Il 4-0 rifilato ai resti della Juve che fu è un messaggio chiaro a chi sta davanti. C’è anche la Dea!

Fonte: ANSA

Supertop 28ª giornata: Calhanoglu, bentornato!

Il padrone di casa è tornato, portava con se le chiavi, del centrocampo dell’Inter, e ne ha ripreso possesso. Per festeggiare ha stappato una bottiglia di ottimo vino scagliando il tappo, o la palla se preferite, alle spalle del povero Turati. Calha si è ripreso l’Inter.

Superflop 28 giornata: la Juventus, nessuno escluso

Discorso rovesciato rispetto all’Atalanta. Difficile trovare qualcuno che, Di Gregorio a parte, abbia fatto pena domenica contro la Dea. Nessuna idea, nessuna reazione, panico totale. E dire che la possibilità di agguantare il 3° posto e di restare in corsa per lo scudo doveva essere uno sprone e non un’intimidazione. Attributi della Juve che fu, dove siete?

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