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Top e Flop 32ª: fiatone Milan, Inter arrembante, Napoli smarrito

Top e Flop 32ª giornata: continua il gioco a perdere in testa, stavolta tocca a Milan e Napoli. L'Inter torna favorita e per la Juve aumentano i rimpianti

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Milan, Napoli, Inter, ma anche la Juve dei rimpianti nei consueti top e flop della 32° giornata in A. Avanti un altro. Se fosse il ciclismo, al Giro d’Italia, potremmo parlare di una sorta di maledizione della maglia rosa. Se fosse tennis di “braccino corto”. Se fosse atletica leggera di acido lattico e di fiatone. Questo sta sancendo il campionato di serie A e l’ultima giornata non è stata da meno.

Altre due frenate di chi era in vetta con buone chance di tricolore. Vertigini per il Milan che infila il secondo 0-0 di fila e sembra aver perso il feeling col gol. Peggio il Napoli che delude tutto il Maradona facendosi infilare tre volta dalla Fiorentina. E allora torna in auge l’Inter che il mal di primato lo aveva sofferto fino a una settimana fa. Per non parlare dei mille rimpianti della Juventus.

Come sempre con i nostri “top e flop” nel bene e nel male, di questo 32° turno di serie A con un pizzico di cattiveria e di ironia che non guasta mai.

Miglior portiere: Maignan non basta al Milan, ma che Berisha!

Il clean sheet non basta più. Mike Maignan continua a fare il suo. Altra, l’ennesima, partita da imbattuto per il portiere del Milan che da tempo ha abbassato la saracinesca e anche ieri ha disinnescato gli attacchi di Belotti e compagni. Ma se dall’altra parte Giroud e compagni non la buttano dentro il tricolore rischia davvero di essere una chimera. Nella stessa partita è davvero di spessore la prestazione di un ritrovato Berisha. Sembrava essere uscito fuori dai radar e invece ha scalzato Milinkovic-Savic ed il Toro con lui ha ritrovato grande sicurezza: su Calabria è il tuffo della provvidenza, su Tonali allontana le paure. Puntuale nelle uscite, attento nel leggere i momenti degli attaccanti. Non è più una sorpresa il sempre ottimo Provedel, tra i migliori di questo campionato.

Miglior difensore: Bremer è un muro invalicabile

Ha messo la museruola a Vlahovic, due volte sia con la Juve che con la Fiorentina, poi ha quasi annullato Dzeko, infine si è ripetuto ieri con Giroud. Non lo scopriamo certo noi, Bremer è davvero forte e ieri ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione. Prestazione monstre del difensore granata, l’ennesima di questa stagione. Citazione d’obbligo per i difensori goleador di questo turno: De Ligt, Smalling e Becao.

Miglior centrocampista: Barella è tornato, Cuadrado fa la differenza

Era da un po’ che mancava tra i top, lui che lo scorso anno era un habituè di queste terre. Anzi ultimamente criticato e messo alla gogna tra i maggiori responsabili del flop mondiale azzurro. Segnali di resurrezione, e siamo nella settimana giusta, per Nicolò Barella, che si riprende l’Inter nel turno più importante quello del rilancio delle chance scudetto nerazzurre. Grandioso. Secondo gol consecutivo per Nico Gonzalez che lancia ancor di più il campionato della Fiorentina, cambiano la Roma gli ingressi di Veretout e Carles Perez, un assist e un gol nella rimonta alla Salernitana. Fa sempre la differenza Cuadrado nella Juve, imprescindibile per Allegri.

Miglior attaccante: Immobile, riscatto a tre velocità

Croce e delizia del calcio italiano. Ciro Immobile fa sempre discutere. Ma fa anche sempre gol. Almeno in campionato. Contro il Genoa infila una tripletta che lo porta a superare Boniperti nella lista dei marcatori all time in Italia. Zittendo, almeno provando a farlo, quanti lo mettono in discussione per la sua resa molto meno prolifica in azzurro. Un po’ come Dybala che nella partita in cui inizia malissimo, perdendo palle in profusione, causando su una di queste, il gol del vantaggio di Joao Pedro, si riscatta ampiamente nel finale, una volta scampata la sostituzione prematura, con un paio di assist col contagiri, l’ultimo, decisivo per la rete di Vlahovic, altro che torna a timbrare il cartellino dopo qualche difficoltà iniziale. Menzione d’onore per Cabral, Dzeko e soprattutto il talento del momento, Traorè del Sassuolo.

Tanti flop tra Napoli e Milan

Impossibile non “sorteggiare” tra rossoneri e azzurri i peggiori di giornata. E che ce sono più di uno. Il Napoli si scioglie di nuovo in quello che dovrebbe essere il suo fortino. Rrahmani è il simbolo di una apparente resa della squadra di Spalletti ma anche Zielinski, Fabian Ruiz e Insigne vanno dietro la lavagna, e non è la prima volta quest’anno. Non va meglio al Milan dove soprattutto davanti si fa fatica e i vari Giroud e Leao sembrano accusare il colpo di aver tirato la carretta per tanto tempo con Rebic e Ibra spesso fuori. Non è più una novità invece l’involuzione di Brahim Diaz, impalpabile.

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