Si scrive derby d’Italia, si legge “ottovolante”. Alzi la mano chi già aveva dato per scontato la solita partitaccia da zero o pochi gol pessimo spot per il calcio italico in giro per il mondo. Tutti pessimisti sul divano e al bar. A San Siro invece, sarà stata la mancanza di quel catenacciaro di Allegri, Inter e Juve si sono date alla pazza gioia e pazienza se qualche esteta al contrario avrà storto il naso. Questo 44 è stata la cosa più dell’ottava giornata di Serie A e non solo. Un pari in cui a vincere è stato il calcio e il Napoli che vince, lui sì di “corto muso”, saluta e se ne va, o almeno ci prova mentre Fiorentina e Atalanta continuano a tenere il passo a suon di gol.
E allora allacciate le cinture e gustatevi i nostri attesissimi top e flop della nona giornata di serie A. Sempre con un po’ di cattiveria e un pizzico di ironia. Che non guasta mai, in fondo siamo a ridosso di Halloween…dolcetto o scherzetto?
- Top e Flop della nona giornata di serie A: Inter-Juve la fa da padrona
- Top flop Allenatori: Palladino sale in cattedra, Juric già al capolinea
- Supertop nona giornata: Yildiz dalla panca alla doppietta, 10!
- Superflop 9° giornata: Lautaro cicca, Hummels... volevi giocare?
Top e Flop della nona giornata di serie A: Inter-Juve la fa da padrona
- Danilo FLOP 4: male, male ma di un male che fa male solo a vederlo giocare. Specie quando azzoppa uno di passaggio causando il primo rigore. Forse Thiago Motta non aveva tutti i torti quando lo teneva fuori.
- Kalulu FLOP 5: imparare dai grandi è ok, ma se deve replicare pochi minuti quello che aveva appena fatto Danilo nella propria area, cioè prendere a calci il primo giocatore dell’Inter di passaggio, beh allora tutto cambia. Primo svarione della sua carriera juventina, lo si può perdonare. A patto che non si ripeta più.
- Thuram TOP 7: fa la differenza anche quando non segna, onnipresente, sul versante offensivo dell’Inter e non solo. Tanto che gli juventini lo randellano pur di non vederselo sempre in area. A torto. Presenza ingombrante!
- Zielinski TOP 7: due rigori calciati come un cardiochirurgo effettuerebbe un trapianto di cuore. Delicatissimo direbbe De Sica. Insomma l’assenza di Calhanoglu non si sente, in campo e dagli 11 metri.
- Sommer FLOP 5: ha la sfortuna di prendere 4 tiri quasi imparabili e che vanno tutti dentro. Ieri girava così.
- Dumfries 5/7: nel bene e nel male, sempre protagonista. Segna un gol, se ne mangia un altro, procura un rigore ma è lo stesso che si addormenta un paio di volte su Yildiz agevolando di fatto la rimonta bianconera.
- Di Gregorio 5/7: come sopra, un po’ Dumfries, un po’ Sommer. Per uno che non era abituato a prendere gol in campionato nella prima ora di gioca ne prende 4 senza quasi opporre resistenza. E proprio mentre qualcuno pensa che forse il Perin visto con lo Stoccarda avrebbe fatto sicuramente meglio, lui nega più di una volta il pokerissimo all’Inter.
- Kean e Lookman TOP 8: bomber da doppietta, dirompenti come le rispettive squadre.
- Bove TOP 7,5: miglior modo per far rimpiangere la Roma di non aver creduto in lui non c’era. Classico gol dell’ex, mai così classico, mai così ex.
- Braunoder FLOP 4: harakiri come quel retropassaggio di testa abbastanza scriteriato che ha spalancato le porte…della porta lariana a Njie. Una sciagura.
- Makoumbou FLOP 3: a sto giro è lui che perde la testa facendosi cacciare dopo pochi minuti rovinando la partita al Cagliari e a tutta la Sardegna.
- Di Lorenzo TOP 8: l’uomo giusto al momento giusto nel punto giusto. E dire che doveva andare via…
Top flop Allenatori: Palladino sale in cattedra, Juric già al capolinea
- FLOP JURIC – Un’imbarcata mica da ridere nel momento peggiore. Che la scelta di Juric non fosse lungimirante lo si era sospettato, ora sembra ci sia la conferma. Ore contate? Per ora a contare sono i gol della Fiorentina, ben 5. Fanno male eh…
- TOP PALLADINO – ha trovato la quadra, eccome. Ed ora la Viola… vola a suon di gol. Merito di Palladino, da Monza a Firenze per continuare a stupire.
Supertop nona giornata: Yildiz dalla panca alla doppietta, 10!
“Giocatorino” è la definizione che il buon Zazzaroni gli ha appiccicato, un po’ gioco, un po’ per provocazione. Ma è anche vero che Motta lo ha mandato in panchina nella partita più importante di questo inizio di stagione. Evidentemente c’era qualcosa che non andava. Ma lui, che è un campioncino, ha risposto da campione quale vuole, deve e diventerà: due gol in pochi minuti, ribaltando l’Inter e la sua difesa. Diventando così un “giocatorone“.
Superflop 9° giornata: Lautaro cicca, Hummels… volevi giocare?
Vedi otto gol in Inter-Juventus con Vlahovic e Yildiz a segno e pensi. Chissà quante ne avrà fatte Lautaro. E invece sul suo personalissimo tabellino leggi “zero” reti segnate, un paio di occasioni sfruttate male e la viva sensazione che il Martinez cecchino infallibile dello scorso anno fino allo scudetto sia solo un vago ricordo.
H&H è la sigla dei due acquisti di nome fatti dalla Roma, Hermoso e Hummels. Dovevano alzare il tasso tecnico e il pedigree della squadra. Poi uno fa una partitaccia chiusa anzitempo per espulsione e l’altro? Quello che non giocava mai, sì. Entra, quasi a furor di popolo e cosa fa? Non avendo dimestichezza coi compagni se la butta in porta. Hai voluto giocare? Hai voluto la bicicletta? Ora pedala, magari nella giusta direzione.