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Torneo Avvenire, resta solo la Serafini

La toscana vince il derby con la Paoletti e va in finale, fuori i rappresentanti italiani nel torneo maschile.

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Torneo Avvenire, resta solo la Serafini Fonte: 123RF

A tre anni di distanza da Giulia Peoni (sconfitta nel 2015 da Maria Lourdes Carle), torna in finale una tennista italiana. La presenza di un’azzurra all’atto conclusivo era certa dopo i quarti di finale, mancava solo il nome ed è quello di Asia Serafini. La tennista fiorentina vince il bellissimo derby contro Matilde Paoletti. Il lungo match giocato sul centrale finisce in tre set col punteggio 6-4 3-6 6-4. Nella finalissima la Serafini troverà un’avversaria che arriva dal freddo, ma che non ha mostrato affaticamenti sotto il sole milanese. La russa Erika Andreeva, nata in Siberia il 24 giugno del 2004. Si tratta di una tra le più giovani atlete presenti all’Avvenire. Il suo curriculum, però, parla chiaro e nel 2018 annovera la Wilson Cup in Repubblica Ceca e il secondo posto europeo con la squadra russa.

“L’ho vista giocare contro la mia amica Eleonora Alvisi – racconta Asia Serafini – è una tennista che spinge molto, sarà sicuramente una sfida dura come lo è stata quella di oggi, anche perché la stanchezza, fisica e mentale, inizia a sentirsi. Dovrò trovare il modo per metterla in difficoltà”. 

L’ultimo trionfo femminile italiano all’Avvenire risale al 2005 quando Corinna Dentoni superò la kirghiza Palkina. Erika Andreeva, invece, ha un traguardo importante davanti a sé, fare meglio di Maria Sharapova. Entrambe arrivano dalla Siberia, anche se le loro città distano oltre duemila chilometri, ed entrambe sono arrivate in finale del Torneo Avvenire. La Sharapova perse nel 2000 contro la cinese Peng Shuai, l’Andreeva sabato proverà a far meglio di chi, da professionista, ha poi vinto tutti i tornei dello Slam.

Venerdì amaro per i ragazzi azzurri, in un attimo si passa dal sogno di una finale tutta italiana alla delusione per l’eliminazione di Luca Nardi e Luciano Darderi. Il pesarese, testa di serie di numero uno, cade di fronte allo spagnolo Mario Gonzalez Fernandez. 6-3 6-2 è il risultato finale. Niente promessa mantenuta in questa occasione, ma il futuro di Nardi resta più che mai promettente. Sconforto anche per Luciano Darderi che, dopo la sconfitta in finale a Foligno, non riesce a ottenere la rivincita su Pedro Boscardin Dias. Il brasiliano si impone con il risultato di 6-4 4-6 6-3. A fine gara lo troviamo impegnato a guardare i Mondiali di calcio, sulla finale di sabato non si sbilancia, ma è sicuro che Neymar porterà il Brasile alla vittoria in Russia.

Boscardin Dias è il secondo brasiliano ad arrivare in finale all’Avvenire dopo Jaime Oncins che nel 1986 sconfisse il nostro Diego Nargiso. Nell’albo d’oro c’è invece tanta Spagna nonostante le ultime due finali perse consecutivamente da Caldes. L’ultimo successo iberico al Tennis Club Ambrosiano risale al 2011 con Alcaraz Ivorra, tra i secondi classificati, però, spunta un vincitore del Roland Garros e numero uno al mondo di nome Juan Carlos Ferrero.

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