Max Allegri non poteva scegliere domenica migliore per tornare in tv e riconquistare il cuore dei tifosi della Juventus. Il k.o. interno dei bianconeri col Benevento ha di certo contribuito ad alimentare la nostalgia di molti tifosi della Juve per l’allenatore dei 5 scudetti consecutivi e delle due finali di Champions League, presentatosi al Club di Sky Sport in gran forma e con una fortissima voglia di dire la sua su qualunque argomento.
Gli juventini rimpiangono Allegri
Le parole di Allegri, che ha insistito sulla necessità di semplificare il calcio e ribadito l’importanza di rispettare la tradizione del calcio all’italiana, hanno fatto discutere sui social network.
Molti juventini si sono schierati con l’ex allenatore bianconero, rimpiangendolo apertamente. “La penso come Allegri. Portiere para. Difensore difende. Centrocampo corre e imposta. Attaccante deve fare gol. Sto gioco è semplice. Per questo tutti ci giocano e ne parlano”, il commento su Twitter di Andrea.
“La cosa che mi fa più sorridere è che molti solo ieri sera abbiano capito la grandezza di Allegri. Due anni fa tutti a dargli addosso, oggi tutti ad osannarlo. Il tempo è galantuomo…”, aggiunge Giuseppe. “Allegri ha dato una lezione per tutti gli allenatori presuntuosi che pensano di avere ricette magiche a cui i giocatori devono adeguarsi!”, scrive Franco. E Salvatore chiosa: “Max non si discute”.
Le critiche per il calcio “all’italiana”
Le parole di Allegri, però, hanno sollevato anche polemiche da parte dei suoi critici “storici”, come Maurizio Pistocchi. “Dopo il flop dell’Italia agli Europei96, Fabio Capello a Canale5 con Tosatti chiedeva il ritorno del libero e del catenaccio – ha scritto su Twitter il giornalista -. Dopo il fallimento della Juve in Champions, mentre tutti guardano a Guardiola, Klopp, Zidane, Tuchel, Max Allegri torna in tv e predica la marcatura a uomo”.
Paolo Ziliani, invece, se l’è presa col clima accondiscendente attorno all’ex Juve. “Ancora 20 minuti di Allegri e Capello a spiegare cos’è il calcio su Sky e troviamo Caressa & company a ridere di quell’idealista, esaltato, sopravvalutato di Guardiola”.