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Tragedia alla AMG Cup Brasile, Douglas Costa e la compagna Mariana Giordano morti a quattro ore di distanza: la causa

La tragedia si è consumata per la febbre maculosa delle Montagne Rocciose, malattia contratta a causa del morso di una zecca

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Sono stati uniti anche nel terribile epilogo di questa tragedia che li ha travolti, annientati, causandone la morte avvenuta quasi contemporaneamente. Quattro ore appena hanno diviso la fine l’uno dell’altra: il pilota brasiliano Douglas Costa, 42 anni, e la sua compagna Mariana Giordano, 36 anni, si sono spenti dopo un ricovero seguito a sintomi non identificati a principio mentre il pilota partecipava alla AMG Cup, evento targato Mercedes che prevede diverse tappe, tra cui una ad Interlagos.

Malessere, febbre, dolori muscolari, eruzioni cutanee: questi i segnali della malattia, poi accertata, che ha colpito e uccisi entrambi, identificato nella febbre maculosa delle Montagne Rocciose, una malattia infettiva rara provocata dal morso di particolari zecche, in Brasile la zecca stellare.

Douglas Costa e Mariana Giordano morti a quattro ore di distanza

Douglas Pereira Costa era un professionista e proprio durante la AMG Cup avrebbe incominciato ad accusare i primi sintomi, segnali della malattia che ha avuto un decorso velocissimo, per lui e la sua compagna. Una settimana dopo il soggiorno in una zona rurale, sabato 3 giugno, entrambi hanno iniziato ad accusare i segnali della febbre maculosa delle Montagne Rocciose: temperatura alta, dolori muscolari, eruzioni cutanee rosse appunto, localizzate su mani e piedi.

Per questa ragione Mariana Giordano, la sua fidanzata, ha deciso di ricoverarsi, ma dopo la somministrazione di adrenalina è stata dimessa. Nella notte ha accusato sintomi ancora più preoccupanti, ha raccontato Marcelo Giordano, suo fratello.

Martedì 6 giugno Mariana è stata trasferita in terapia intensiva, dove è morta giovedì. Quattro ore prima di lei, è spirato Douglas Costa, il suo compagno il quale aveva inizialmente evitato il ricovero, ma una volta aggravatosi è stato costretto al trasferimento in rianimazione. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi e, nonostante l’impegno dei sanitari, non ha superato la malattia.

In Brasile, la febbre maculosa delle Montagne Rocciose è una delle malattie più insidiose, nel periodo dell’anno tra aprile e settembre ed è causata da Rickettsia rickettsii ed è trasmessa dalle zecche ixodidae. I sintomi sono temperatura alta, cefalea grave e rash cutaneo.

Per arrivare alla diagnosi, sono stati analizzati i campioni biologici di entrambi, come riporta il sito brasiliano di O Globo. Una diagnosi postuma, purtroppo.

Il post della AMG Cup Brasil

“A tutti i membri della famiglia e agli amici, le nostre più sentite condoglianze. Sappiamo quanto Douglas fosse una persona ammirevole e come senza dubbio lascerà un grande vuoto nel cuore di tutti coloro che hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerlo”, la nota di AMG Cup Brasil per ricordare il pilota. Un omaggio che sui social è stato poi ripetuto.

Che cos’è la febbre maculosa delle Montagne Rocciose

La febbre maculosa della Montagne Rocciose è una malattia infettiva febbrile acuta, come accennato sopra, è causata da un batterio del genere Rickettsia, trasmesso appunto dalle punture di zecca. È diffusa soprattutto in America, tra Brasile e Messico. Nell’uomo, l’infezione si manifesta soprattutto da maggio a settembre, quando le zecche adulte sono attive e le persone hanno maggiore probabilità di trovarsi in aree infestate dalle zecche dove possono essere infettate.

Negli stati meridionali, casi sporadici si verificano durante tutti i periodi dell’anno. Le zecche dure bombate (della famiglia delle ixodidae) albergano R. rickettsii e le femmine infette trasmettono il germe alla loro progenie e sono quindi serbatori naturali.

La febbre maculosa delle Montagne Rocciose causa trombi, di diversa entità, vasculite a livello cutaneo, del tessuto sottocutaneo, del sistema nervoso centrale, dei polmoni, del cuore, dei reni, del fegato e della milza. Il periodo di incubazione è nella media di 7 giorni e va dai 3 ai 12; più breve è l’incubazione, più grave è l’infezione che esordisce, di solito, con cefalea, dolori muscolari e febbre altissima tra i 39° e i 40°.

Quando i pazienti non sono trattati possono sviluppare polmonite, necrosi tissutale e insufficienza circolatoria, talvolta con danni cerebrali e cardiaci. Nei casi più gravi e fulminanti (la mortalità sfiora il 20%) può verificarsi l’arresto cardiaco con la morte improvvisa.

Il contagio, possibile su uomini e animali, avviene attraverso il morso e la permanenza prolungata di una zecca che trasmette il batterio. Difficile, per quel che si legge, che vi sia trasmissione da uomo a uomo.

Tragedia alla AMG Cup Brasile, Douglas Costa e la compagna Mariana Giordano morti a quattro ore di distanza: la causa Fonte: ANSA

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