Per combattere il caldo aveva deciso di trovare un po’ di refrigerio facendo un tuffo nel fiume. Non poteva immaginare che ad attenderlo ci fosse un coccodrillo, che l’ha sbranato. Jesus Alberto Lopez Ortiz, calciatore di 29 anni del Deportivo Río Cañas, ha perso così la vita in Costa Rica. Lascia la moglie e due figli di 3 e 8 anni.
- Calciatore ucciso da un coccodrillo: l'aggressione che non gli ha lasciato scampo
- Polizia costretta ad ammazzare il coccodrillo per recuperare il corpo
- Costa Rica, il ricordo del club e la raccolta fondi per il funerale
Calciatore ucciso da un coccodrillo: l’aggressione che non gli ha lasciato scampo
Un tuffo fatale, quello del Chucho, come lo chiamavano gli amici di una vita. Entrato nelle acque del Río Cañas, fiume che scorre nel nord-ovest del Paese, è stato attaccato da un coccodrillo. Stretto nella morsa del rettile per il 29enne non c’è stato nulla da fare. Terrificanti i video che girano sul web che ritraggono il corpo del calciatore tra le fauci dell’animale.
Polizia costretta ad ammazzare il coccodrillo per recuperare il corpo
Diversi i testimoni al momento del tragico incidente. Sono stati loro a chiamare i soccorsi. Quando le forze dell’ordine hanno raggiunto il luogo dell’aggressione, non hanno potuto fare altro che uccidere il coccodrillo americano, benché sia ritenuto animale protetto in Costa Rica. La polizia ha spiegato che tutti i tentativi precedenti di recuperare ciò che restava corpo della vittima senza causare danni al rettile erano falliti, per cui l’ultima possibilità rimasta era colpirlo con un’arma da fuoco.
Costa Rica, il ricordo del club e la raccolta fondi per il funerale
Struggente il ricordo sui social del Deportivo Río Cañas, club amatoriale cui apparteneva lo sfortunato calciatore: “Ti ricorderemo come allenatore (dei bambini, ndr) calciatore e anche come padre di famiglia, vivrai sempre nei nostri cuori Chucho”.
Il Deportivo, che ha aiutato la famiglia a raccogliere fondi per sostenere le spese per il funerale, ha anche rivolto un accorato appello sfruttando i suoi canali social: “Per favore, rispettiamo il dolore della famiglia. Non caricate video sull’accaduto e se li avete già caricati eliminateli: la moglie, i figli, i genitori e i fratelli meritano rispetto”. Circa mille le persone che hanno voluto porgere l’ultimo saluto a Jesus Alberto Lopez Ortiz, a testimonianza di quanto fosse benvoluto da tutta la comunità.