Ennesima zampata vincente piazzata da Mark Cavendish. Il quasi trentasettenne della Quick-Step Alpha Vinyl Team, ha lasciato un altro segno negli Emirati Arabi Uniti.
In una tappa a dir la verità piuttosto noiosa, partita dall’isola di Al Hudayriat con l’arrivo all’Abu Dhabi Breakwater, a farla da padrone è stato anche il vento che non ha quasi mai lasciato la carovana per tutti i 176 kilometri.
Dmitriy Strakhov, leader dei traguardi volanti dopo essere già stato in fuga ieri e quindi motivato oggi a conservare la maglia nera della relativa classifica, ha fatto bottino pieno anche oggi. Il gruppo per gran parte della tappa è stato tranquillo fino agli ultimi kilometri in cui si è iniziato a lavorare per tirare la volata.
Quick-Step Alpha Vinyl che si è fatta trovare al posto giusto al momento giusto per lanciare Mark Cavendish. Solo che non l’ha lanciato, perché Michael Mørkøv s’è perso troppo presto il capitano, irretito in mezzo alle maglie Bora-Hansgrohe che lavoravano per Sam Bennett. Il pistard britannico dall’alto della sua esperienza trova la posizione giusta sgomitando proprio con Bennet.
Lo stesso Cavendish partiva ai 120 metri, con a ruota Pascal Ackermann (UAE Emirates) che è presto sfiorito, e Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) che invece è emerso forte da dietro provando a contestare il successo di giornata all’esperto uomo di Man, ma dovendosi arrendere alla persistenza di Mark che vince la sua seconda tappa stagionale dopo quella nel Tour of Oman.
Philipsen che conferma comunque la maglia rossa di leader, si è preso un amaro secondo posto davanti ad Ackermann, Olav Kooij (Jumbo-Visma), Démare, Matteo Malucelli (Gazprom), Emils Liepins (Trek-Segafredo), Tom Devriendt (Intermarché-Wanty), Michael Schwarzmann (Lotto Soudal) e Marijn Van den Berg (EF Education-EasyPost).
Il programma prosegue domani con una breve crono di 9 kilometri che basteranno comunque per ridisegnare la classifica generale.