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Pagelle Ucraina-Italia 0-0: Azzurri a Euro 2024 con le parate di Donnarumma e i guizzi di Chiesa

Italia a Euro 2024. Per la qualificazione basta e avanza il sofferto pareggio di Leverkusen contro l'Ucraina. Buona prima parte di gara degli Azzurri, che ansia nella ripresa.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

L’Italia è agli Europei. Spalletti ha portato a termine la sua missione, quando è stato chiamato in pieno agosto al capezzale di una Nazionale agonizzante dopo le dimissioni di Mancini. Il tecnico campione d’Italia in carica col Napoli ce l’ha fatta, seppur per il rotto della cuffia. Anche a Leverkusen contro l’Ucraina, un pareggio di grande sofferenza (0-0), dopo una prima ora di sprechi. Ma è un pareggio che basta e avanza per staccare il biglietto per la Germania.

Ucraina-Italia, la chiave della partita

Spalletti sceglie Buongiorno al fianco di Acerbi al centro della difesa, ritrova Di Lorenzo a destra e lancia Frattesi a centrocampo con Jorginho e Barella. Il tridente è composto da Zaniolo, Raspadori e Chiesa. Più coperto, almeno all’apparenza, lo schieramento ucraino. Rebrov lascia in avanti lo stantuffo Dovbyk, affidando agli esterni Tsygankov e Mudryk il compito di dare qualità alle giocate. Curiosa la posizione di Zinchenko, che s’accentra molto per far partire la manovra. I gialloblu non disdegnano affatto il caro, vecchio lancio lungo alla ricerca del centravanti: una soluzione sempre valida, soprattutto se la prima punta è il trascinatore del Girona dei miracoli che guida la classifica della Liga.

Nel primo tempo gli Azzurri soffrono un po’ in avvio la pressione asfissiante degli avversari. Donnarumma è attento prima su Tsygankov, poi soprattutto su un destro di Sudakov. Col passare dei minuti, però, l’Italia prende le misure. Frattesi e Barella fanno sentire il loro peso in mediana, Jorginho – nonostante qualche erroruccio – detta i tempi con ordine. I pericoli, però, li crea quasi tutti Chiesa con le sue accelerazioni improvvise. Frattesi grazia Trubin, poi Raspadori non c’arriva per un soffio.

Rivivi le emozioni di Ucraina-Italia

Dopo l’intervallo Spalletti cambia subito proprio Raspadori per Scamacca, centravanti più fisico e strutturato, forse più adatto alla battaglia coi granatieri della difesa avversaria. È l’Ucraina a dover vincere a tutti i costi, ma è l’Italia che continua a fare la partita, gestendo il possesso palla anche se con una pericolosità minore rispetto alla prima parte. La svolta intorno al 20′, quando un pasticcio in area mette in condizione Mudryk di sparare a rete da due passi: prodigioso Donnarumma nella circostanza.

È un’occasione, però, che dà il via all’assalto ucraino. La seconda metà della ripresa è una sofferenza per l’Italia, anche perché Chiesa è stremato ed è meno incisivo. A 10′ dal termine l’esterno della Juventus esce: al suo posto Kean. Dentro pure Cristante e Politano, muscoli e fantasia per il concitato finale. Anche se poi l’esterno del Napoli esce dopo 20′: dentro Darmian, c’è da difendersi. Rebrov azzarda la seconda punta (Sikan), per l’assalto disperato negli ultimissimi minuti. In cui l’Italia soffre, rischia pure un rigore (Cristante su Mudryk), ma poi porta a casa un preziosissimo 0-0.

Cosa ha funzionato nell’Italia

Tra sei giorni saranno avversari nel Derby d’Italia tra Juve e Inter, ottima però – nel frattempo – l’intesa sulla corsia di sinistra tra Dimarco e Chiesa. Regge anche la linea difensiva guidata da Acerbi. Attento e concentrato Donnarumma, soprattutto nel tambureggiante avvio dell’Ucraina.

Cosa non ha funzionato tra gli Azzurri

Nel primo tempo Zaniolo ha faticato ad accendersi. Qualche errore di troppo in cabina di regìa da parte di Jorginho, con alcuni palloni persi in zone sanguinose. Ma soprattutto, troppe occasioni sprecate dall’Italia. Una mancanza di killer instinct insospettabile per calciatori del calibro degli Azzurri.

Le pagelle dell’Italia

  • Donnarumma 7 – Tiene a galla l’Italia nei primi minuti, attento e reattivo. Nella ripresa rimedia a un suo errore su Mudryk.
  • Di Lorenzo 6,5 – Se la cava contro un brutto cliente come Mudryk con un pizzico d’esperienza, utile anche in appoggio in costruzione.
  • Acerbi 6,5 – Guida la retroguardia azzurra con la scafatezza di un campione affermato.
  • Buongiorno 6,5 – Il giallo rimediato dopo pochi minuti non lo condiziona più di tanto: attento e preciso nelle chiusure.
  • Dimarco 6,5 – Dà una mano a Chiesa nelle sue folate sulla sinistra, si accentra spesso e volentieri da regista aggiunto.
  • Frattesi 6 – Corre, combatte e fa a sportellate, ha sulla coscienza però il gol del possibile vantaggio, divorato alla mezz’ora.
  • Jorginho 5,5 – Scolastico in alcune giocate, distratto in altre: perde un paio di palloni pericolosi.
  • Barella 6,5 – Fa sentire peso e qualità in mediana ed è anche il primo a farsi notare dalle parti di Trubin.
  • Zaniolo 5 – Partecipa poco alla manovra azzurra e quando prova il dribbling, gli riesce raramente.
  • Raspadori 5,5 – Tanto lavoro sporco a supporto dei compagni, ma in area non si vede mai. Esce dopo un tempo.
  • Chiesa 7 – Tutte dai suoi piedi le iniziative pericolose degli Azzurri. Una scheggia. Bravo anche a sacrificarsi anche in copertura.
  • Scamacca 5 – Non riesce a far salire la squadra nel secondo tempo, in cui tutti si appoggiano ai suoi centimetri.
  • Politano 5 – Prende il posto di Zaniolo, poi esce dopo venti minuti. Da non credere.
  • Cristante 6 – Che rischio nel finale su Mudryk.
  • Kean 5,5 – Entra in tutti i contrasti e non ne vince uno.
  • Darmian SV
  • All. Spalletti 7 – Missione compiuta. Solo lui poteva riuscire a condurre un’Italia messa così male agli Europei.

Top e flop dell’Ucraina

Il top

  • Tsygankov – Qualità e pulizia nelle giocate, un elemento molto interessante.

Il flop

  • Mudryk – Ma davvero il Chelsea l’ha pagato cento milioni?

Ucraina-Italia, la pagella dell’arbitro

  • Gil Manzano – Scontenta un po’ tutti, lascia giocare un po’ troppo. Nel finale giudica regolare un contatto Cristante-Mudryk in area azzurra. Voto 5,5-

Ucraina-Italia, il tabellino

Ucraina-Italia 0-0

Ucraina (4-1-4-1): Trubin; Konoplya (41′ st Tymchyk), Svatok (46′ st Malinovskyi), Zabarnyi, Mykolenko; Stepanenko (35′ st Pikhalonok); Tsygankov (35′ st Zubkov), Sudakov, Zinchenko (41′ st Sikan), Mudryk; Dovbyk. All. Rebrov

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Acerbi, Buongiorno, Dimarco; Frattesi, Jorginho (26′ st Cristante), Barella; Zaniolo (26′ st Politano, 46′ st Darmian), Raspadori (1′ st Scamacca), Chiesa (35′ st Kean). All. Spalletti

Arbitro: Gil Manzano (Spagna)

Note: ammoniti Buongiorno, Konoplya. Angoli 4-9. Recupero: 0′ pt, 5′ st. Spettatori 25mila circa.

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