“E’ una situazione assurda, lo sto sentendo giornalmente Romanchuk. Abita in periferia a Kiev, ieri mi ha detto che si stava spostando che era suonato l’allarme anche nella sua zona. La cosa sorprendente è che io gli ho detto molte volte che se voleva poteva venire qui in Italia, io l’avrei ospitato. Ma invece lui preferisce restare lì, dice che vuole combattere fino alla fine”.
A rompere il silenzio sulle drammatiche condizioni che sta vivendo l’amico e collega Mychajlo Romanchuk, è il nuotatore azzurro e olimpionico dei 1500 metri Gregorio Paltrinieri, parlando del nuotatore ucraino rimasto in patria nonostante la guerra.
Paltrinieri descrive la situazione di Romanchuk
Una scelta non banale, in questi giorni drammatici che stanno attraversando l’Ucraina sotto assedio dalle forze russe dalla terribile notte di cinque notti fa quando è iniziata l’offensiva russa.
“Non credo sia già in prima linea in strada ma si sta mobilitando per questo – ha spiegato Paltrinieri a margine del naming event di Ita presso la sala lounge ‘Piazza di Spagna’ all’Aeroporto di Roma Fiumicino -. Io lo sento su whatsapp e Instagram, lui ha un forte senso patriottico, vuole combattere per il suo paese. Capisco quello che sta vivendo”.
Chi è Romanchuk, la speranza del nuoto ucraino
Romanchuk, 25enne campione di nuoto ucraino, è un autentico mito del nuoto ucraino e tra i migliori atleti della sue generazione: ha conquistato un argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020 sui 1500 sl e un bronzo sugli 800 m sl.
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