Lazar Samardzic potrebbe diventare il nome più caldo nel mercato di gennaio. Il centrocampista tedesco naturalizzato serbo è da diversi mesi nel mirino delle big italiane, la scorsa estate sembrava fatta per il suo passaggio all’Inter prima che le cose prendessero una strana piega ma ora il giocatore potrebbe tornare ad essere uno dei più ricercati.
Udinese-Bologna: Samardzic in panchina
Forse è un indizio di mercato, forse si tratta soltanto di una scelta tecnica ma la decisione di Cioffi di lasciare Lazar Samardzic in panchina nella delicata sfida contro il Bologna fa comunque discutere. Il tecnico dei friulani ha infatti deciso per una linea mediana composta da Festy, Lovric, Walace, Payero e Kamara, con Pereyra nel ruolo di trequartista alle spalle di Lucca. Solo panchina dunque per il centrocampista serbo-tedesco.
Napoli e Lazio sperano
La scelta di Cioffi avrà molto probabilmente solo motivazioni di tipo tecnico e tattico. Ma è bastato vedere Samardzic fuori dall’undici iniziale per alimentare le speranze dei tifosi di Napoli e Lazio. La formazione partenopea è alla ricerca di un centrocampista come ha confermato il direttore sportivo Meluso nella giornata di ieri, ma è in cerca soprattutto di una scintilla di luce in una stagione che fino a questo momento è stata molto deludente. Dopo la cessione di Elmas, potrebbe essere Lazar il giocatore su cui puntare.
La Lazio invece è alla ricerca di qualche giocatore di qualità visto che fino a questo momento la scelta Kamada non ha pagato i dividendi sperati. I biancocelesti nelle ultime ore si sono messi sulle tracce del giocatore nella speranza di poter puntare su di lui come erede naturale di Milinkovic-Savic.
Samardzic e la telenovela Inter
Nella scorsa estate Lazar Samardzic sembrava a un passo dall’Inter, anzi forse anche a meno di un passo visto che il centrocampista era già arrivato a Milano e aveva svolto anche le visite4 mediche prima che tutto saltasse. A mettere la parola “fine” al passaggio del giocatore dall’Udinese all’Inter è stato il papà Mladen che ha sostenuto che Rafaela Pimenta non aveva mai avuto l’autorizzazione per trattare con i nerazzurri a nome del giocatore. La procuratrice che ha preso le redini dell’impero di Mino Raiola ha invece addossato le colpe al padre del classe 2002 che avrebbe avanzato delle richieste finanziarie all’Inter.