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Eto'o nei guai: l'ex bomber dell'Inter rischia il carcere per le accuse della figlia

La ragazza chiede un anno di carcere per il camerunese per un debito di 90mila euro per mancato pagamento degli alimenti

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Dalla grande gioia del triplete all’Inter alle accuse giudiziarie penali e civili per l’ex bomber Samuel Eto’o, oggi presidente della Federazione calcistica del Camerun e simbolo del calcio per i suoi grandi trascorsi vittoriosi. Il camerunense è di nuovo sotto processo in un’altra battaglia legale, questa volta più delicata e decisiva di quelle affrontate in campo negli anni d’oro al Barcellona e in Italia all’Inter. L’ex bomber fu anche protagonista di un calcio dato in pubblico ad uno Youtuber durante il Mondiale in Qatar.

La figlia inizia una nuova battaglia legale contro Eto’o

Erika do Rosario, la ragazza di 22 anni riconosciuta giudizialmente nel febbraio 2022 come figlia dell’ex calciatore, chiede al camerunese una pena detentiva di un anno per mancato pagamento degli alimenti. Alcuni pagamenti non effettuati che ammonterebbero a 90.000 euro, come pubblicato da ‘El Diario de Sevilla’.

“Deve a sua figlia più di cinque anni di pensione e continua a sfidare la giustizia, l’economia di vita di Érika è molto debole mentre Eto’o vive nel lusso”, afferma Fernando Osuna, avvocato della giovane donna in dichiarazioni rese ai media. Nel documento preparato dal legale sono esposti anche i diversi precedenti penali dell’ex calciatore. Va ricordato che Eto’o era già stato condannato a un anno e dieci mesi per un reato fiscale nel territorio nazionale, e una multa pecuniaria per mancato pagamento degli alimenti a un’altra figlia extraconiugale.

Le richieste della controparte di Eto’o

La difesa di Erika do Rosario chiede l’applicazione delle “aggravanti di recidiva e abuso di autorità data la superiorità che ha sulla giovane donna”. Allo stesso modo, Osuna considera “anormale” che Samuel Eto’o possa ottenere una qualsiasi delle posizioni pubbliche a cui aspira nel suo paese, date le sue origini, dopo questi fatti incresciosi ai danni della figlia.

L’esito del processo per Eto’o

La giustizia ha accettato le richieste di Érika do Rosario, dopo quattro anni di lotte. La giustizia, inoltre, si è schierata completamente a favore della ragazza che è stata iscritta, per la prima volta, all’anagrafe come Erika Eto’o Do Rosario nel 2022, dopo gli infiniti rifiuti da parte dell’ex calciatore di sottoporsi al test del Dna. Il giudice ha stabilito per la giovane una pensione da 1.400 euro mensili ma ora l’ex calciatore rischia anche il carcere.

La storia della figlia di Eto’o, per anni non riconosciuta

La figlia di Eto’o è nata nel 1999 all’ospedale Fundación Alarcón di Madrid a seguito di una relazione tra il camerunese e Adileusa do Rosario. La madre della giovane afferma che, quando l’atleta ha appreso la notizia, l’ha accusata di “cercare di ammassare la sua fortuna” arrivando a minacciarla di “interrompere la gravidanza”.

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