Un match epico. Si può senza alcun dubbio definire così la sfida tra Sinner e Alcaraz che questa volta ha visto prevalere lo spagnolo sull’altoatesino.
Cinque set, cinque ore di gioco, una maratona di spettacolo, sofferenza ed emozioni. Quello tra Sinner e Alcaraz è stato un match di altissimo livello e peccato per quel match point non sfruttato da Jannik nel quarto set. Resta la consapevolezza di una rivalità meravigliosa, tra due talenti che faranno la storia del tennis nei prossimi dieci anni.
19 anni uno e 21 l’altro: oggi a Flushing Meadows hanno scritto un capitolo di storia tennistica che sarà spesso preso ad esempio: un match meraviglioso, fatto di tanti cambi di inerzia, colpi pregevoli e anche grandi occasioni fallite.
A New York questa volta l’ha spuntata lo spagnolo: è lui a conquistare l’ultimo posto valido nelle semifinali. L’iberico ha vinto col risultato di 6-3, 6-7, 6-7, 7-5, 6-3 annullando anche un match point a Sinner nel quarto set sul punteggio di 5-4 per l’italiano: proprio qui c’è stata la chiave di volta del match. Sinner ha vinto in rimonta due set, ma ha clamorosamente perso gli ultimi due, anche se in entrambi era avanti di un break.
“Poteva finire in tre, quattro o cinque set. Il livello è stato alto. E’ stato un bel match di sicuro, però è andato così. Ricordo il 3-2 40-30 nel quinto. Alcuni punti li ho vinti, altri li ho persi. Ho fatto il break, ho fatto del mio meglio” ha affermato l’altoatesino dopo la conclusione del match.
“Ci sono stati dei set point nel secondo set, alcuni sono andati dalla mia parte e altri dalla sua. Stavo servendo molto bene, specie in quel momento, ma è andata così. Non ho potuto trovare la via per chiudere il break”.
Questo è il tennis. Entrambi i giovani talenti sono pretendenti al Gotha del tennis: oggi però a festeggiare, con merito è Carlos Alcaraz.