Valentino Rossi non molla, anzi rilancia: “Nei prossimi due anni non faremo un team a mio nome in MotoGP con Yamaha. Anche perché probabilmente per i prossimi due anni correrò io”.
Queste le sue dichiarazioni arrivate da Losail, in Qatar, dove sono in corso i test della MotoGP. Dichiarazioni che forniscono un importante indicazione di mercato per l’intero circus: Valentino fino al 2020 è destinato a restare in Yamaha come pilota, con un rinnovo contrattuale che quindi sembra più vicino che mai.
Il ‘Dottore’ lo ha fatto intendere parlando dell’addio alla casa nipponica di Hervé Poncharal: “Non mi aspettavo lasciasse la Yamaha, sarebbe stata una bella opportunità costruire un team, ci abbiamo pensato. Ma per i prossimi due anni non si farà, anche perché probabilmente correrò io”.
Il campione di Tavullia ha poi parlato del livello di crescita della sua moto in vista del campionato 2018: “Rispetto alla Thailandia siamo cresciuti bene, ma penso possa dipendere dalla pista. La M1 infatti è la stessa di 15 giorni fa. Temo che anche nel 2018 dovremo fare i conti con tante differenze di prestazione a seconda dei circuiti. Qui a Losail sono stato piuttosto veloce, anche se abbiamo ancora del lavoro da fare sul fronte della messa a punto e soprattutto dell’elettronica. Sono sesto, ma a soli tre decini dal primo. La moto è guidabile, ma non abbiamo ancora individuato cosa ci metta in difficoltà”.
“Servirebbe una base di buon livello per essere sempre competitivi. Dobbiamo lavorare sull’elettronica per migliorare l’accelerazione e capire cosa fare per migliorare la resa delle gomme. Dopo alcuni giri, infatti, non avevamo più l’aderenza ottimale quando eravamo in Thailandia. In Qatar questa situazione è migliorata, ma dobbiamo crescere ancora”, ha concluso il nove volte campione del mondo.
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