Le tribolazioni di Valentino Rossi con la Yamaha hanno stancato i tifosi del fuoriclasse di Tavullia. Che nello scorso fine settimana sono insorti sui social e che anche lunedì stanno esprimendo tutto il loro malcontento.
“Dategli una Honda e poi vediamo come va a finire” il pensiero di molti, irritati dallo strapotere dell’altra moto nipponica e di Marc Marquez, che peraltro ha dovuto cedere il passo a Jorge Lorenzo nel Gran premio d’Austria così come aveva fatto sette giorni prima a Brno con un altro ducatista, Andrea Dovizioso.
Tra il 2001 e il 2003 Rossi si è fregiato del titolo di campione del mondo della Classe Regina con la Casa di Saitama.
Valentino ha commentato amaro il suo sesto posto nel Gran Premio d’Austria: “La differenza con i primi tre (Lorenzo, Marquez e Dovizioso ndr) è stata abbastanza grande. Sapevamo che in questa pista avremmo sofferto di più, però è tutto l’anno che Marquez e i due Ducati se sono a posto sono più veloci di me. Siamo la Yamaha ufficiale e dobbiamo guardare lì”, ha dichiarato a Sky il Dottore, partito dalla quattordicesima posizione.
Il warm-up mattutino ha in ogni caso migliorato la situazione: “Comunque è stata una buona gara. Stamattina abbiamo fatto una buona modifica al setting, mi ha aiutato a tenere un passo più costante. Sono partito indietrissimo, sono stato sfortunato per aver rotto venerdì mattina ed era l’unico turno per stare nei 10. Fossi partito più avanti, avrei potuto battagliare con Petrucci. Anche Crutchlow andava più forte”.
Ormai noti i problemi d’elettronica della Yamaha, che sabato si è clamorosamente scusata con i propri piloti per il ritardo: “La Yamaha ha i suoi punti di forza, come il telaio, ma qui è proprio una questione di approccio. Gli altri rischiano di più, ci provano, sono fantasiosi, investono di più. Ora abbiamo parlato tanto in questi giorni, la situazione è questa e dobbiamo agire e cercare di migliorare. Bisogna pensare ad adesso e ai miglioramenti durante la stagione e non alla moto dell’anno prossimo”.
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