La tentazione è bella forte: salutare il WEC per passare direttamente al GTWC, roba che Valentino Rossi sentirebbe essere molto più affine a quella che è la sua indole di pilota di corsa. “Sicuramente guidare un prototipo ibrido è un qualcosa di più simile a una MotoGP, perché senti di avere tanta più potenza tra le mani e cambia un po’ tutto, anche le linee da seguire in pista. Bisogna tagliare di meno i cordoli e stare più alla corda, per cui per me è stato come tornare indietro nel tempo”. Merito della BMW LMDh che Vale ha potuto testare nel corso dei Rookie Test organizzati a Sakhir dal FIA World Endurance Championship, una sorta di palestra per “vecchi” e giovani piloti in vista della stagione 2025. Con Valentino che non sa ancora dove e con chi andrà a correre.
- Buona la prima: un test su una macchina "superiore"
- Futuro ancora da scrivere. Intanto Vale correrà a Jeddah
- Brilla Leclerc junior: quinto tempo assoluto
Buona la prima: un test su una macchina “superiore”
In BMW non sembrano avere poi molti dubbi al riguardo: “L’idea dei piani alti è quella di farmi correre ancora nel WEC, perché ritengono quel tipo di competizione più importante rispetto al GT World Challenge. Chiaro, guidare un’auto GT è diverso perché la potenza è superiore e avrei modo di misurarmi con una sfida più allettante, però bisognerà capire bene quali sono gli aspetti da preferire, perché sia l’uno che l’altro campionato hanno i loro pregi e i loro difetti. Personalmente sono combattuto, e questo test non ha fatto altro che confondermi ulteriormente le idee”.
Perché da tempo Valentino bramava all’idea di provare la M Hybrid V8, e ora che l’ha fatto ha capito la differenza che esiste rispetto alle vetture WEC guidate nel recente passato. “Con questo test ho ampliato la mia collezione di auto da corsa. Mi sono trovato bene su una vettura non semplice, poiché non c’è un sistema di preriscaldamento degli pneumatici e anche la frenata non assistita da ABS mi ha consentito di adattare il mio stile di guida al tipo di prestazione che volevo. Sinceramente già al simulatore avevo avuto sensazioni e riscontri positivi, che in pista poi ho potuto confermare”.
Discreto anche il crono: con 1’50”577 Rossi s’è piazzato settimo assoluto, a quasi un secondo dai migliori. “L’importante è saper gestire le gomme. Sulla GT3 potevo farlo solo andando un po’ meno forte, qui conta molto lo stile di guida”.
Futuro ancora da scrivere. Intanto Vale correrà a Jeddah
La stagione 2025 potrebbe riservare qualche novità rilevante per Valentino, che dopo la comparsata televisiva nel Gialappa’s Show ha impostato un bel programma di lavoro in Medio Oriente per “orientare” le proprie scelte. “Mi sono divertito tanto a guidare questa vettura così potente, e ammetto che mi piacerebbe poterlo fare anche in una competizione ufficiale.
Di solito le macchine del GTWC sono quelle che nel corso delle gare rendono la vita più “difficile” a noi del WEC, perché ci sorpassano spesso, a volte senza fare nemmeno troppi complimenti, e così noi ci vediamo costretti a guardare sempre negli specchietti per non rischiare di complicarci la vita. Ammetto che tornare “indietro” sarà dura dopo questo test, perché sarebbe bello poter guidare ancora la LMDh, ma è una decisione che prenderemo di concerto con il BMW M Team WRT. Intanto tra qualche settimana correrò a Jeddah nell’ultima gara del GTWC 2024, poi sicuramente a febbraio scenderò in pista a Bathurst”.
Brilla Leclerc junior: quinto tempo assoluto
Nella giornata di test in Bahrain ha partecipato anche Arthur Leclerc, fratello minore di Charles, naturalmente al volante di una Ferrari 499P: quinto tempo assoluto e buone sensazioni per il 24enne monegasco, che ha ottenuto un crono di un decimo e mezzo inferiore a quello di Rossi. Il migliore è stato l’1’49”566 di Earl Bamber sulla Cadillac.