Valentino Rossi ha trovato l’accordo su tutto con il team Yamaha Petronas: l’annuncio ufficiale verrà dato giovedì a Barcellona, secondo le indiscrezioni riportate dalla Gazzetta dello Sport.
Il Dottore ha incontrato proprio a Misano il suo futuro team principal Razlan Razali: dopo mesi di trattative a distanza, è arrivato il faccia a faccia che ha chiuso definitivamente l’operazione. Rossi porterà in Petronas tre elementi: il capotecnico David Munoz, il telemetrista Matteo Flamigni e il coach Idalio Gavira.
Inoltre Valentino firmerà un contratto di un solo anno, non di due come invece facevano trapelare le precedenti indiscrezioni: il centauro di Tavullia potrebbe ritirarsi alla fine del 2021, per poi passare dall’altra parte della “barricata” e diventare team principal e proprietario.
Secondo i rumors, dal 2022 il team VR46 potrebbe infatti sbarcare nella massima serie, probabilmente tramite l’acquisizione del team Avintia: due le opzioni, continuare con il progetto Ducati, o passare alle moto Suzuki sfruttando il forte legame con Davide Brivio.
Il numero 46 è reduce da un Gran Premio dell’Emilia Romagna negativo, chiuso da una caduta al secondo giro: “Un errore inusuale, anche se forse mi era capitato qualcosa di simile nel warm up a Barcellona qualche anno fa. Ero molto piegato, ero in un imbuto e sono stato fregato. Adesso bisognerà usare questi giorni per riposarsi, perché la doppia di Misano, con in mezzo i test è stata tosta fisicamente e psicologicamente”.
Sull’opzione di un team in VR46: “Sarebbe molto bello, ma per come siamo strutturati, la Moto3 e la Moto2 vanno benissimo per le nostre dimensioni. La MotoGP è un’altra cosa, richiede altri investimenti, bisogna fare dei ragionamenti. Per il 2021 no sicuro, per il 2022 vedremo”.
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