Nell’ambito della riorganizzazione dei quadri dei tecnici federali decisa dal presidente Dagnoni, oltre alla nomina di Davide Bennati come nuovo ct della nazionale su strada, si inserisce anche l’incarico affidato a Marco Velo, scelto come responsabile delle cronometro.
L’ex corridore bresciano aveva fatto parte negli ultimi anni dello staff di Davide Cassani e si dichiara adesso pronto per il grande salto, consapevole del compito che lo attende alla luce della competitività del movimento italiano, esplosa grazie agli exploit di Filippo Ganna, ma che vive anche su una buona attività di base e su altri elementi di valore, come Edoardo Affini.
“Sarà una bella responsabilità, perché possiamo solo peggiorare visto che siamo da due anni sul tetto del mondo – le prime parole di Velo, che in carriera è stato un ottimo cronoman, riportate da ‘Spazio Ciclismo’ – Gli atleti li abbiamo e dobbiamo essere bravi a coltivarli. Il lavoro sarà anche quello di scoprire nuovi Ganna e nuovi atleti che possono arrivare a quel livello. Non è facile, ce la metteremo tutta attraverso una collaborazione a 360° con tutti i tecnici di tutte le specialità”.
Velo ha poi affrontato l’argomento della “gestione” dello stesso Ganna: “Filippo è un corridore già affermato. Bisogna conoscere il suo percorso, qualità, pregi e difetti e bisogna saperlo prendere, capendo cosa cerca e cosa vuole da un un ct. La cronometro è una disciplina completa, che completa come atleta e come risultati. Meno crono nei grandi Giri? Non direi, forse sono state ridotte un po’, ma ce ne sono sempre almeno due, una delle quali spesso è una cronoscalata. A livello nazionale uno dei nostri obiettivi è collaborare con le società organizzatrici per inserirne altre”.