In questi giorni di guerra, mentre la colonna di mezzi russi è in marcia per sfondare la resistenza e prendere Kiev, le storie umane e strazianti di quanti colpiti da questo conflitto si sovrappongono, si confondono eppure rimangono nitide, limpide. Così è anche per chi ha deciso di abbracciare i fucili, indossare una mimetica e assumere un nruolo attivo per difendere l’Ucraina. Come i fratelli Klitschko, eroi diversi della boxe e della lotta all’esercito russo, e come l’allenatore dello Sheriff Tiraspol, rivelazione della fase a gironi capace di battere il Real Madrid, l’ucraino Jurij Vernydub.
Guerra Ucraina: la scelta di Vernydub
Vernydub si è unito alla resistenza, per difendere la città di Zaporozhye: una scelta decisa, netta che non ammette interpretazioni e che assume un senso in più considerato che il cinquantaseienne di Zytomir, 150 chilometri a ovest rispetto alla capitale Kiev, guida lo Sheriff, club della Transnistria, un territorio separatista in Moldavia al confine con l’Ucraina che vanta rapporti molto stretti con la Russia.
Una relazione stretta e che si traduce, in un avamposto al servizio degli interessi del Cremlino poiché proprio in quell’area di confine, nevralgica, pare siano collocati depositi per le munizioni del contingente di Mosca. Ciò a ribadire come quest’area, nevralgica e contesa, abbia destato con prepotenza la propria drammatica condizione adesso, dopo anni di continui e strazianti avvenimenti di un fragile equilibrio geopolitico.
Gli atleti ucraini che si sono arruolati contro la Russia
Vernydub non è il solo ad aver intrapreso questa via rischiosa che lo ha proiettato, in un intervallo brevissimo, da uomo di calcio a soldato – ricordiamo che lo Sheriff ha affrontato nella fase a gironi della Champions anche l’Inter -.
Hanno deciso di arruolarsi nell’esercito ucraino anche gli ex campioni del mondo dei pesi massimi di pugliato Vitalij e Wladimir Klitschko, gli ex pugili Oleksandr Usyk e Vasiliy Lomachenko e i biathleti Dmytro Pidruchnyi e Yuliia Dzhima, medaglia d’oro proprio nella russa Sochi nelle Olimpiadi del 2014.
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