Non è bastata la vittoria di Kimi Raikkonen a rasserenare il clima all’interno della Ferrari. Qualcosa si è davvero rotto tra Sebastian Vettel, più nervoso che mai e protagonista di un errore anche ad Austin, e il Cavallino Rampante.
Le dichiarazioni del dopo gara, riportate da Motorsport, fanno capire che il pilota tedesco non vuole passare come l’unico colpevole della debacle della scuderia di Maranello nella seconda parte del campionato, e questa volta il tedesco esplicita il suo malumore che cova da tempo.
“La ritrovata competitività? Purtroppo c’è voluto troppo tempo. La si può vedere come una buona notizia, ma anche come una meno buona. Se per andare bene siamo stati costretti a tornare ad una monoposto utilizzata tre o quattro mesi fa, la competitività di oggi non può essere considerata una buona notizia. Credo sia molto importante capire cosa non ha funzionato, ci sono molti compiti a casa da fare“, sono le laceranti dichiarazioni di Vettel.
“È un po’ difficile da spiegare. Nelle ultime gare abbiamo capito che la monoposto non era veloce come in precedenza, ma se non identifichi un problema in particolare, è difficile capire se c’è qualcosa di sbagliato. Abbiamo creduto di aver fatto tutti i passi nella giusta direzione, ma oggi se guardiamo indietro sappiamo che non è così, è chiaramente mancato qualcosa, ma non sappiamo ancora cosa. Sarà importante capire cosa non ha funzionato, ma non sono certo che sarà semplice arrivare all’origine del problema”.
L’accusa è chiara: “Da parte mia non ho problemi ad ammettere gli errori che ho commesso, così come alcune circostanze che non ci hanno aiutato. Ma penso che il punto cruciale sia che per gran parte della stagione non abbiamo avuto la velocità per essere davvero lì davanti come avremmo voluto, e questo a volte ha causato altri problemi che non ci hanno aiutato. Nel complesso abbiamo il potenziale per fare molto bene, anche se sotto alcuni aspetti dobbiamo ancora crescere ed imparare. Penso che ci saranno diverse cose da fare durante l’inverno, aspetti che riguardano tutti noi, me incluso”.
Vettel si è innervosito anche per le ultime dichiarazioni di Charles Leclerc, sostituito di Raikkonen dal 2019, che ha detto che non sarà il secondo di nessuno, neanche alla Ferrari. Frasi non da poco, vista l’esplicità subalternità di Bottas nei confronti di Hamilton alla Mercedes. Una situazione che potrebbe penalizzare il Cavallino nel prossimo Mondiale.
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