L’avvicinamento ai Giochi di Tokyo per il ciclismo su pista è ripreso con la Tre Giorni di Gand, uno degli appuntamenti più prestigiosi, svoltosi nella città belga tra il 16 e il 18 aprile.
L’Italia potrà contare su una Nazionale di tutto rispetto, con punte come Elia Viviani e Filippo Ganna, campione del Mondo nell’inseguimento individuale su pista, nel settore maschile e Letizia Paternoster in quello femminile.
In Belgio, però, con Ganna non presente (a Gand non era in programma l’inseguimento individuale), Viviani e Paternoster non hanno brillato, almeno nell’omnium: 10° il veronese, 21ª la trentina.
Viviani, intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, non si preoccupa: “Ho sofferto tantissimo lo scratch e la tempo-race, era da febbraio che non facevo pista. Sono partito con il piede sbagliato e ho pagato. Mi sono riscattato nella mia prova, l’eliminazione, dove ho perso dal francese Benjamin Thomas, che ha dato un segnale chiaro: sarà il rivale numero 1 all’Olimpiade, era nettamente superiori a tutti e ha vinto per distacco“.