In sei per uno o due posti nella prossima edizione della Champions. Siamo alla volata finale e l’Italia potrà qualificare fino a cinque squadre nel torneo più ricco e prestigioso del Vecchio Continente se riuscirà a confermarsi al primo o al secondo posto nella classifica del ranking 2023/2024. Dal Bologna alla Lazio: come stanno e cosa riserva il finale di stagione alle squadre in corsa per l’Europa che conta (dando per scontate la qualificazioni di Inter, Milan e Juventus).
- Bologna (54 punti): entusiasmo e risultati, capolavoro di Motta
- Roma (51): squadra in fiducia grazie alla cura De Rossi
- Atalanta (47): Gasp ha una gara in meno e un calendario intasato
- Napoli (45): svolta Calzona, ma ai campioni d'Italia servono le stelle
- Fiorentina (43): Italiano impegnato su tre fronti e l'aspetto psicologico
- Lazio (43): si riparte da Tudor, sarà decisivo l'impatto del nuovo tecnico
Bologna (54 punti): entusiasmo e risultati, capolavoro di Motta
Al momento il Bologna è la squadra che sembra avere le maggiori possibilità di approdare in Champions, e non solo per il quarto posto in classifica. È proprio il caso di dirlo: comunque vada sarà un successo. Perché Thiago Motta, il tecnico che ha rifiutato la corte dei campioni d’Italia del Napoli per restare nel capoluogo emiliano, ha compiuto un autentico capolavoro. La squadra è on fire: sette vittorie nelle ultime otto giornate. E la possibilità di compiere lo scatto decisivo nei prossimi tre match contro Salernitana, Frosinone e Monza. Tre gli ostacoli: le due trasferte contro Roma e Napoli e l’impegno casalingo con la Juventus.
Roma (51): squadra in fiducia grazie alla cura De Rossi
I giallorossi hanno completamente cambiato passo grazie alla cura De Rossi. Sette vittorie, un pareggio e una sconfitta con l’Inter per la Roma griffata ‘DDR’, che ha cancellato in fretta l’era Mou. Il morale è alto, il gioco c’è, ma il calendario – da qui alla fine – vede i capitolini impegnati in diversi scontri diretti: Lazio, Bologna, Napoli (in trasferta), Juventus e Atalanta (in trasferta). Due i fattori da considerare in questo finale di stagione: l’Europa League, che rischia di ripercuotersi sul rendimento in campionato, e Dybala. Sì, perché la Roma non può fare a meno dei colpi dell’argentino.
Atalanta (47): Gasp ha una gara in meno e un calendario intasato
Il cammino della Dea non concede pause. La squadra di Gasperini, infatti, è impegnata anche in Coppa Italia e in Europa League, oltre a dover recuperare la partita con la Fiorentina rinviata per la morte di Joe Barone. Tre gli scontri diretti: alla ripresa c’è subito il Napoli al Maradona, quindi quello con la Roma, oltre al match con la Viola rimasto in sospeso. Occhio, perché l’Atalanta negli scontri diretti fa fatica: solo quattro i punti messi in cassaforte in sette partite.
Napoli (45): svolta Calzona, ma ai campioni d’Italia servono le stelle
Calzona ha riportato risultati e fiducia alle falde del Vesuvio dopo le parentesi negative con Garcia e Mazzarri. Ma per provare a centrare l’obiettivo Champions bisogna fare di più, innestare il turbo. Il Napoli non può fallire i tre scontri diretti interni contro Atalanta, Roma e Bologna e quello al Franchi con la Fiorentina. Non avendo più l’Europa, gli azzurri possono concentrarsi solo sul campionato, ma c’è bisogno che Osimhen e Kvaratskhelia tornino a essere i campioni ammirati la scorsa stagione.
Fiorentina (43): Italiano impegnato su tre fronti e l’aspetto psicologico
La Fiorentina è stata scossa dalla morte di Joe Barone: un colpo durissimo per tutto l’ambiente. Come l’Atalanta, anche la Viola è impegnata su tre fronti per cui Italiano dovrà essere abile a gestire uomini, forze ed energie. Milan, Juventus e Napoli i tre scogli più ardui. In questa fase cruciale della stagione Belotti e Beltran devono garantire più gol.
Lazio (43): si riparte da Tudor, sarà decisivo l’impatto del nuovo tecnico
Le dimissioni di Sarri, le accuse di Lotito e le contestazioni al capitano Immobile, miglior marcatore di sempre della Lazio, fotografano il clima che regna sulle sponde biancocelesti del Tevere. La speranza si chiama Igor Tudor, ma l’ex allenatore del Verona deve ottenere subito risultati per tentare la rimonta. A partire dalle prossime due partite contro Juventus e Roma.