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Volley femminile, è tempo di gara 3: Conegliano e Scandicci verso un'altra battaglia. Con Egonu spettatrice molto interessata

Si torna a Villorba per gara 3 di una serie sin qui spettacolare. Egonu spettatrice interessata: "scruta" Conegliano e pure la "rivale" Antropova

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

C’è chi resta a guardare (vedi Paola Egonu, attesa da una settimana in sala pesi e allenamenti specifici) e chi prova a scappare per mettere le mani sullo scudetto. Con Conegliano che torna al PalaVerde forte della vittoria ottenuta al PalaWanny di Firenze, in un’altra partita da infarto, di quelle sconsigliate ai deboli di cuore. Scandicci sa di aver perso una grande opportunità per mettere un’ipoteca sulla serie, ma in fondo nella tana delle pluricampionesse venete c’è già passata non più tardi di una settimana fa. E domani sera proverà a ripetersi, convinta che la serie che assegna lo scudetto sia ancora aperta a qualsiasi soluzione.

Una serie nella serie: Antropova alza la posta

Conegliano ha la forza di chi sa di essere stata a un passo dal precipizio, ma di averla comunque scampata bella. Perché sotto 1-0 nella serie e 2-1 nel corso di gara 2 il rischio era di deragliare definitivamente e consegnare alla Savino Del Bene un’opportunità più unica che irripetibile per tentare la fuga definitiva.

Se non è successo è perché nel momento di maggiore difficoltà le Pantere hanno saputo reagire, trovando dalle mani di Plummer e Haak quelle risposte che troppo spesso erano venute meno. La serie che riparte dal PalaVerde però è tutt’altro che segnata: di fatto ne comincia un’altra, stavolta al meglio delle tre partite, con la consapevolezza che dopo i 10 set visti nelle prime due sfide l’incertezza continuerà a regnare sovrana.

Anche se Scandicci potrebbe accusare psicologicamente il contraccolpo di una partita che pareva vinta, ma che di colpo l’è sfuggita di mano. E contro Conegliano, non sfruttare certe opportunità rischia di rivelarsi un boomerang di dimensioni incalcolabili.

Egonu “osserva” Conegliano. E “controlla” pure Kate

Barbolini ripartirà al solito da Antropova, sontuosa anche nel secondo atto della serie (34 punti dopo i 31 di gara 1), che indirettamente continua a mandare segnali a Julio Velasco anche in ottica nazionale. Dove come già accaduto lo scorso anno il posto se lo dovrà giocare con Paola Egonu, che dopo l’uscita anticipata dalla corsa scudetto (battuta proprio da Scandicci in semifinale) s’è rituffata anima e corpo in palestra, intenta a preparare la finalissima di Champions League in programma ad Antalya il prossimo 4 maggio, quando dall’altra parte della rete ci sarà proprio Conegliano.

L’ultimo appiglio per provare a evitare un’annata da “zeru tituli”, considerando che le precedenti due finali disputate in Supercoppa e Coppa Italia hanno entrambe sorriso alla Prosecco Doc Imoco, mentre quella scudetto (seppur annunciata) è stata impedita da Scandicci.

Egonu intanto si rilassa anche a casa, festeggiando l’arrivo del piccolo Ludovico (nipote del compagno Leonardo) e lasciando da parte gli impegni pallavolistici, almeno a livello social. E scrutando da vicino tanto Conegliano, quanto Antropova.

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