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Volley femminile, Egonu top scorer della regular season: 47 punti in più di Antropova. Ma Vannacci non le chiederà scusa

Al termine della stagione regolare, nessuna atleta ha segnato più di Paola Egonu, chiamata a ripetersi ora nei play-off. Intanto il GUP di Lucca rinvia la decisione sull'archiviazione della querela a Vannacci

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Le scuse no, ma un autografo sì. Roberto Vannacci ha le idee chiare su come portare avanti il rapporto (sin qui “epistolare” a distanza) con Paola Egonu. L’atleta di Cittadella, che l’ha querelato per diffamazione per le frasi riportate nel libro “Il mondo al contrario”, non riceverà alcuna lettera di scuse da parte del discusso generale, che ha ammesso però di stimarla come giocatrice e come sportiva. Forse non abbastanza però per ritenerla italiana oltre il semplice aspetto legato alla cittadinanza (ma questa è un’altra storia).

Il caso della frase sul libro “Il mondo al contrario”

L’ennesimo capitolo di una vicenda che sembrerebbe comunque aver già detto tutto quello che c’era da dire (il PM di Lucca ha chiesto l’archiviazione della querela, ora toccherà al giudice per l’udienza preliminare confermare o meno la richiesta, o in caso contrario riaprire il caso e portarlo in giudizio) arriva nelle ore in cui la campionessa dell’Allianz Milano è scesa in campo part time nel ko. delle compagne contro Vallefoglia, dove anche una vittoria non avrebbe cambiato nulla riguardo alla composizione della griglia play-off (Milano sarebbe comunque arrivata terza, dietro Conegliano e Scandicci, in virtù de successo delle toscane su Bergamo).

Egonu ha citato il generale Vannacci per una frase contenuta nel libro incriminato: “Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità…”. Frase che ha destato scalpore, ma della quale il diretto interessato ha fatto sapere di non avere nulla per cui scusarsi.

Il Gup rinvia la decisione, confidando in un accordo

Il Gup Alessandro Dal Torrione ha disposto il rinvio al 14 giugno della decisione sulla conferma dell’archiviazione o meno del procedimento allo scopo di favorire un accordo tra le parti. E tra le ipotesi che erano state riportate da alcuni media locali toscani si vociferava anche di una presunta lettera di scuse che il generale Vannacci avrebbe scritto alla giocatrice, così da chiudere una volta per tutte la vicenda. Ipotesi che Vannacci ha respinto categoricamente.

“Come faccio sempre, rivendico quanto scritto nel libro senza dovermi scusare di nulla, convinto che le frasi che ho espresso non siano né offensive, né lesive della dignità di alcuno, rappresentando semmai soltanto la mia legittima opinione.

Non ho messo in dubbio che Paola Egonu non sia italiana, non l’ho fatto nel libro e tantomeno nelle mie esternazioni. Sono orgoglioso che da eccezionale sportiva qual è rappresenti il tricolore in ogni occasione. È altrettanto vero però che le origini della signora Egonu, di cui lei stessa sono sicuro sia orgogliosa, siano palesemente diverse e questo fa di lei “un’italiana speciale”. Le diversità sono una ricchezza, un incredibile patrimonio da riconoscere ed esaltare”.

Il desiderio di Vannacci: “Chiarimento e autografo”

Vannacci ha aggiunto un ulteriore spunto: “Se dovessi incontrarla, cosa che mi piacerebbe fare, piuttosto le chiederei un autografo, perché è una grande campionessa, per fortuna italiana, e che come tale contribuisce alle vittorie della nostra nazionale. Se dovessi incontrarla con lei avrei modo di avere un piacevole chiarimento, non certo delle scuse”. Parole condivise dal legale del generale, l’avv. Massimiliano Manzo, che ha ribadito “la pericolosità di incorrere in una censura, considerando diffamatorio un libero pensiero espresso in un libro in maniera civile e mai offensiva”.

I numeri di Paola: nessun ha fatto più punti in RS

Difficile immaginare che Egonu in queste ore possa lasciarsi distrarre dall’esito di una vicenda che nulla ha a che vedere con quel che racconta la quotidianità applicata al volley. Da mercoledì sera l’opposto della nazionale sarà impegnata nella prima gara play-off contro la Wash4Green Pinerolo, gara alla quale arriverà fregiandosi del premio di top scorer della stagione regolare: con 545 punti, nessuno ha messo a terra più palloni di Paoletta. Fanno 47 in più rispetto a Ekaterina Antropova e 54 in più su Bici Erblira dell’Aeroitalia SMI Roma.

In totale Egonu ha disputato 25 partite, collezionando 967 attacchi (di cui 450 andati a segno: 46,5% la percentuale offensiva), 40 ace e 55 muri. Con l’Allianz adesso dovrà provare a entrare… di rincorsa nei play-off: in un’ipotetica semifinale contro Scandicci dovrà vincere una delle due gare da giocare in trasferta (quarti e semifinali sono al meglio delle tre partite), ma nulla che a Egonu sia sconosciuto, pensando anche all’impresa mandata a referto la settimana scorsa in Champions contro il Fenerbahce.

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