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Volley femminile, Velasco Ct Italia: "Egonu e Antropova possono giocare assieme, ringrazio la UYBA"

Presentato il nuovo CT della nazionale femminile. Che ribadisce il no al "doppio incarico", e spiega che Egonu e Antroppova le porterà entrambe con l'obiettivo Olimpiadi.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Se il buongiorno si vede dal mattino, Julio Velasco ne avrà di lavoro da fare al timone della nazionale femminile. E magari per prima cosa potrà provare a sistemare il mixer audio delle prossime conferenze stampa: al Centro Federale Pavesi va in scena una presentazione “complicata”, dove si fatica a comprendere bene quel che dice il presidente Giuseppe Manfredi, sebbene poi i concetti più importanti in qualche modo li fa affiorare il tecnico di La Plata. Che torna sulla panchina della nazionale azzurra al femminile 26 anni dopo la prima esperienza, che seguiva le 7 annate alla guida della selezione maschile. Un’era geologica fa, di cui far tesoro ma fino a un certo punto.

Il diktat federale: dimettersi subito dalla UYBA

In mattinata il comunicato (duro) della UYBA aveva alzato sensibilmente il livello dell’attesa per la prima conferenza stampa del nuovo corso della selezione maggiore al femminile. Alla società bustocca, sia da parte di Manfredi che di Velasco, arrivano subito ringraziamenti, al netto però di una “confessione” che il tecnico si lascia scappare subito in apertura di presentazione:

Mi è stato chiesto ieri di dimettermi subito, e così ho fatto. Mi spiace per la UYBA, che non finirò mai di ringraziare per essere stata la società che mi ha affidato un nuovo progetto e soprattutto una panchina, che alla mia età non è una cosa scontata. Ho avuto un gruppo di giocatrici che mi hanno insegnato molto, e al quale spero di aver lasciato in eredità qualcosa di buono. A 72 anni, per combattere la vecchiaia, posso fare soltanto una cosa: accettare nuove sfide. Ed è ciò che ho deciso di fare, accettando la sfida della nazionale”.

Alle giocatrici: “Serve disponibilità incondizionata”

C’è un passaggio che più di tutti cattura l’orecchio durante i 45’ di colloquio, che hanno preceduto la firma simbolica del contratto: chi viene in nazionale dovrà mettersi a disposizione in modo “incondizionato” dell’allenatore.

“Tutte le giocatrici sono importanti, nessuna però è indispensabile. È fondamentale che in una squadra ci siano le risorse tecniche migliori, ma a patto che tutte possano mettersi al servizio della squadra. E soprattutto chi viene in azzurro deve dare una disponibilità incondizionata. Se qualcuno non conosce il significato di questo termine, lo cerchi sul dizionario. Arrivare in nazionale è la massima ambizione possibile, per me questo è un punto cardine”.

Prima tappa Parigi 2024, ma si guarda già oltre

Il pensiero di Velasco corre già veloce a Parigi, sebbene non manchi una programmazione rivolta già a quello che succederà dopo le olimpiadi.

“Ho voluto accanto a me persone che possano già cominciare a pensare al post olimpiade, mentre io impiegherò tutte le risorse possibili sulla prossima estate. Nel volley, i giochi olimpici rappresentano l’apice per ogni atleta, un po’ come il mondiale di calcio per un calciatore. Pertanto tutte vorranno esserci e tutte cercheranno di farsi trovare pronte. Parigi 2024 è un obiettivo importante, ma bisogna lavorare anche per creare una base solida per l’avvenire.

Proseguiremo nel tracciare una linea rivolta alle giovani atlete, un po’ come fatto nella nazionale maschile, sicuri di avere le carte in regola per dire la nostra. Ma a Parigi sarà durissima riuscire a conquistare una medaglia, sebbene cercheremo di fare del nostro meglio. Non avremo molto tempo a disposizione: una volta uscite dai play-off, le giocatrici avranno una settimana di riposo e poi verranno in nazionale. E se una o due squadre italiane andranno in finale di Champions, allora dovremo cercare di capire meglio come affrontare la cosa, dati i tempi assai ristretti”.

Il “doppio incarico” resta tabù: lo dice anche Velasco

Prima di chiudere la presentazione, Giuseppe Manfredi è tornato sulla vicenda dell’addio di Velasco dalla UYBA e sulle polemiche che si sono rincorse negli ultimi giorni.

“Ho letto il comunicato di Busto Arsizio, ma onestamente non è giusto affermare che la FIPAV abbia voluto sottrarre l’allenatore alla squadra. Abbiamo ribadito il no al “doppio incarico”, con il mandato ricevuto dal Consiglio Federale, e Julio ha semplicemente esercitato una clausola presente nel suo contratto, che gli consentiva di liberarsi dalla UYBA in caso di chiamata di una nazionale. Se Busto vorrà andare per vie legali lo faccia pure, ma noi abbiamo la coscienza pulita perché se Velasco non si sarebbe potuto liberare avremmo fatto altre scelte”.

E anche il tecnico argentino ha voluto dire la sua sulla storia del “doppio incarico”:

“Non mi è mai piaciuto. Pensate a una finale scudetto dove si affrontano un tecnico che è anche allenatore della nazionale e uno che non ha quello stesso privilegio, ma che ha giocatrici che andranno poi a giocare in nazionale. Sarebbe sbagliato consentire di metterli l’uno contro l’altro. Soprattutto in Italia, per la pressione che c’è e per la difficoltà del campionato, pensare a un “doppio incarico” è una cosa che non esiste, e lo penso in modo convinto”.

Egonu o Antropova? “Tutte e due assieme, va bene così”

L’ultima battuta è sulle protagoniste più attese, cioè Egonu e Antropova. E Velasco per ora rimanda la questione ad altri momenti.

“Non mi preoccupa sapere chi avrà in attacco. Devo pensare alla ricezione e alla difesa, quelli sono i punti più importanti sui quali cominciare a lavorare da subito. Se avessi problemi a gestire grandi giocatrici non sarei qua. Avere due opposte come Egonu e Antropova è la cosa migliore. Poi magari in allenamento cambio idea, ma per ora la vedo così”.

Con Velasco nello staff ci saranno Massimo Barbolini e Marco Gaspari, tecnici di Scandicci e Milano, e pure Lorenzo Bernardi, col compito di seguire una sorta di “nazionale B” in vista del post olimpiade. Prima però un suggerimento alla FIPAV: cambiate il mixer audio…

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