Questa storia è una di quelle che ha come protagoniste sportive che portano con orgoglio e tenacia il tricolore, pur non godendo del blasone e dei capitali degli sport più ricchi. L’Italia del volley femminile sorde è campione d’Europa ed è merito di queste ragazze che vedete nel video, in una emozionante interpretazione dell’inno di Mameli con il linguaggio dei segni, se l’Italvolley è in cima all’Europa.
ITALVOLLEY, PERCORSO VINCENTE
Un percorso netto quello fatto dalle ragazze di Alessandra Campedelli, coach di questa nazionale, che durante il torneo hanno perso soltanto un set nella partita inaugurale contro la Polonia, conquistando una medaglia dopo otto anni (l’ultima agli Europei del 2011, un argento). La prima medaglia d’oro della storia della pallavolo sordi della FSSI (Federazione Sport Sordi Italia). Le azzurre hanno fatto una partita quasi perfetta: 62% di positività in ricezione, quasi una palla su due messa a terra (22 punti Alice Tomat e una Claudia Gennaro in grandissimo spolvero in cabina di regia) e 13 muri, come riporta il sito della FSSI.
Claudia Gennaro (palleggiatore nazionale femminile): “È un’emozione impossibile da spiegare, ho aspettato dodici anni per conquistare questa medaglia d’oro. Oggi abbiamo dimostrato che siamo una bellissima squadra, abbiamo giocato molto bene dall’inizio alla fine. Abbiamo seguito quello che ci ha detto Alessandra, la nostra allenatrice, e siamo riuscite a vincere questa medaglia che è una cosa immensa”.
Alessandra Campedelli (allenatrice nazionale femminile): “Ho chiesto alle ragazze due cose: prestare attenzione fino all’ultimo punto e di avere coraggio. Hanno avuto la pazienza di aspettare, hanno scelto i momenti giusti in cui si potevano fare dei break e i momenti in cui, invece, stare in attesa. E sono state bravissime a lavorare in campo e a giocare fino alla fine.
È stato un 3-0 tondo non perché fosse una partita facile ma perché siamo state bravissime noi. Abbiamo neutralizzato un avversario incredibile con caratteristiche fisiche importanti e con un’esperienza nel giocare le finali molto maggiore della nostra. Brave!”.
VIRGILIO SPORT