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Volley Nations League Italia-Turchia 0-3, Azzurre al buio. Santarelli batte Mazzanti: in semifinale gli Usa

Italvolley mai in partita: Sylla e compagne, detentrici del titolo, abdicano al cospetto di uno squadrone. Partita mai in discussione: straordinaria Melissa Vargas, che chiude con 16 punti

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Qualche guizzo, qualche fiammata e basta, per il resto è un monologo della Turchia che batte l’Italvolley femminile nei quarti di finale di Nations League e conquista una semifinale tutta da giocare contro gli Stati Uniti in terra americana. Le Azzurre, detentrici del titolo, abdicano al cospetto di avversarie da applaudire: partita mai in discussione, nota di merito per una straordinaria Melissa Vargas, che chiude con 16 punti e una gara da mettere in cornice.

L’ostacolo era temuto e temibile, lo sapevamo: ne era ben conscio Davide Mazzanti che, peraltro, Daniele Santarelli lo conosce eccome. Legato a doppio filo con la Turchia e con Conegliano, il coach in prestito alla Mezzaluna, già solo lui vale tutta una serie di preoccupazioni preventive.

Tre set senza storia

Capolavoro Turchia nel primo set, quando Nwakalor e Sylla non hanno potuto nulla contro due satanasse: Karakurt e Vargas. Il secondo set è quello in cui l’Italia non trova la forza di reagire. Il terzo è un epilogo che racconta la verità: troppa Turchia per quest’Italia.

L’esordio nelle Final Eight di Nations League non lascia scampo: o acciuffi il pass per la semifinale di Arlington al College Park Center, o saluti e vai a casa. L’Italvolley donne di coach Mazzanti ha voglia. Voglia e tempra: è troppa la volontà di difendere con le unghie e con i denti il titolo vinto un anno fa contro il Brasile. Ma enorme, lo ha detto il campo la differenza di valori tra le due nazionali.

Il ritorno di Miryam Silla dopo l’infortunio

La bella novità regalata dal coach – e dal decorso medico – è che tra le 14 convocate c’è anche Miryam Sylla, completamente ristabilita e aggregata alle altre 13 compagne che, durante le fasi di avvicinamento tra Hong Kong e Bangkok, hanno piazzato un filotto quasi cappotto, perdendo solo una delle otto gare disputate.

Neppure Sylla, tuttavia, è bastata a mettere paura a Vargas e compagne.

Il primo set, Turchia sempre avanti

Il punto a punto dura fino al 5-5 verso cui spingono le mani giganti di Bosio e Sylla. Poi le avversarie si fanno largo a colpi di schiacciate e muri. Vargas fa e disfa ma Karakurt si carica le compagne sulle spalle e decide che oltre quel muro non passa niente. primo break importante, 5-8 Turchia.

Sylla ci riporta sotto ma Gunes si trasforma in spauracchio Azzurro e spinge la Turchia verso un 10-16 che prende le sembianze di un parziale non più recuperabile. L’Italia resta aggrappata ma quel break, decisivo, non lo rimonta più. Si chiude 20-25 per le turche.

Il secondo set, a senso unico

Il calo è fisico e psicologico e coincide con l’iniezione di fiducia di una Turchia che non sbaglia niente: Italia a picco in un set mai in discussione.

Copia sbiadita dell’avvio del primo set, stavolta l’equilibrio regna sovrano fino al 4-4, poi Karakurt e Vargas si mettono a lavorare in tandem. Questa fa muro e quella ace, quella schiaccia e quella sfonda la resistenza italiana, questa fa pipe e quella se ne va in diagonale.

Il parziale di 6-0 per la Turchia spegne la luce azzurra sul 12-18. Set 15-25, Vargas supera i 10 personali. Esulta Santarelli.

Il terzo set, la reazione è effimera

Pare il tracollo: pronti via e l’Italia sbaglia tutto. Troppo facile per le turche volare sul 5-1 in un battito di ciglia. Orge Gizem blinda la difesa, Erdem si scatena: è lei a pigiare l’acceleratore e a infilare un parziale micidiale.

La reazione italiana è affidata a Degradi, Danesi e Vilani ma le avversarie sono certosine nel darsi il cambio: smette di incidere una, inizia l’altra. Gunes straripa, Turchia avanti 11-6. Villani e Degradi spingono, poi Erdem torna a dire la sua e il parziale di 14-19 è l’ennesima distanza di sicurezza che consente a Vargas e compagne di gestire il set.

Due pallonetti fotocopia di Karakurt e Vargas per l’allungo: 15-21. Quando l’immensa Vargas e Gunes elasticizzano il divario fino al 18-24, di sei match point alla Turchia basta il primo per chiudere la gara.

Le convocate di Mazzanti

Il poker d’assi che resta a guardare, in attesa di rientrare in gruppo per gli imminenti Europei è quello composto da Egonu, Pietrini, Lubian e Fahr.

Le convocate di Mazzanti sono 14: Bosio, Gennari, Danesi, Mazzaro, Squarcini, Sylla, Omoruyi, De Gradi, Villani, D’Odorico, Malual, Silvia Nwakalor.

Il valore della Turchia di Santarelli

Cosa ci diceva la Turchia nel pre match? Innanzitutto va sottolineato che la mezzaluna del volley sfuma da un po’ su tinte azzurre. E che tinte, se nome e cognome del coach sono quelli di Daniele Santarelli: non uno qualunque, piuttosto il detentore del titolo mondiale con la Serbia.

Il classe 1981 veste i duplici panni di allenatore dell’Imoco Conegliano (cinque scudetti all’attivo, gli ultimi tre consecutivi) e della Nazionale turca.

L’altro valore aggiunto? La cubana Melissa Vargas, recentemente naturalizzata.

Il biglietto da visita? Terza piazza in classifica, 3 perse e 9 vinte su 12 gare disputate. Quanto le tre cose avessero indicato la rotta già prima del via, lo abbiamo purtroppo visto in un match durato troppo poco, al cospetto di un’Italia troppo distante dalla bella copia di sé.

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