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Volley Superlega, Blengini dice addio alla Lube: si dimette dopo il tracollo di Padova, al suo posto Giannini

Il tecnico della Lube ha rassegnato le dimissioni dopo il ko (netto) con Padova nel secondo turno del play-off per il quinto posto. Sarebbe comunque andato via a fine stagione.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Non è un fulmine a ciel sereno, ma nemmeno qualcosa di così inatteso: Chicco Blengini ha rassegnato le dimissioni da capo allenatore della Lube Civitanova, dimissioni che la società marchigiana ha accettato prendendo atto dalla situazione di evidente difficoltà nella quale ormai è andata a incanalarsi l’annata dei cucinieri. Che da qui al termine dei play-off per il quinto posto, che mettono in palio un posto per la Challenge Cup 2024-25 (quindi una slot nella terza competizione europea), proseguiranno con Romano Giannini, già vice di Blengini, mentre il nuovo coach assistant sarà Enrico Massaccesi.

Addio anticipato: la Lube prosegue la sua annata deludente

La decisione di Blengini è maturata dopo il netto ko. per 3-0 contro Padova nella sfida della seconda giornata del girone all’italiana per i play-off di Challenge Cup. Una sconfitta che ha amplificato la situazione già piuttosto delicata di casa Lube, arrivata decisamente scarica in coda a una stagione nella quale i conti non sono praticamente mai tornati.

Dopo il ko. in Supercoppa contro Perugia (in una finale che invero Civitanova aveva praticamente in pugno, con tanto di rimonta subita da 2-0 a 2-3), le cose non sono mai andate per il verso sperato: eliminazione nei quarti di Coppa Italia (persi in casa contro Monza), quarto posto al termine della regular season con nuova eliminazione sempre per mano del Mint nei quarti di finale scudetto, semifinale Champions con doppio 3-1 incassato nel derby contro Trento.

Blengini, che a fine stagione avrebbe comunque lasciato il suo incarico per approdare full time sulla panchina della Bulgaria, ha preferito anticipare i tempi e salutare la compagnia, evidentemente convinto che non ci fossero più le condizioni per proseguire il rapporto fino al termine del play-off per il quinto posto.

Il nefasto presagio: “Se un allenatore non fa più presa…”

Che qualcosa si fosse rotto, forse definitivamente, si era intuito già nelle parole pronunciate al termine della gara di Padova. “È stata senza dubbio la nostra peggior partita da inizio stagione, interpretata male sin dal primo scambio. La responsabilità però è solo e soltanto la mia, perché non sono riuscito a far capire ai ragazzi quale fosse il modo giusto per approcciare alla partita.

Se un tecnico non riesce a far presa sulla squadra, facendo capire bene come affrontare questo tipo di incontri dal punto di vista mentale, credo che allora non ci possa essere il modo per andare avanti. Abbiamo bisogno di un clic a livello mentale se vogliamo giocarci le nostre opportunità di portare la Lube in Europa l’anno prossimo”.

Clic che toccherà trovare a Giannini, dal momento che la stessa società marchigiana, accettando le dimissioni del tecnico, ha fatto capire di essere coerente con quanto affermato da Chicco. Che saluta (definitivamente?) Civitanova dopo due cicli nei quali ha conquistato tre scudetti e una Coppa Italia.

Play-off scudetto, giovedì arriva gara 4: chi chiude la serie?

Blengini sarebbe stato comunque spettatore delle semifinali scudetto, che giovedì vivranno un’altra serata campale. Con Perugia e Trento che si sono procurate il match point per chiudere le rispettive serie di semifinale e guadagnarsi l’ultimo atto della competizione, pur facendolo in modi diametralmente opposti.

Perugia-Milano, la serie più incerta sino ad ora, ha sempre rispettato il fattore campo: due vittorie della Sir in Umbria (entrambe per 3-1), un successo per 3-2 per l’Allianz in gara 2, al Palalido. Che giovedì sera ribollirà ancora di passione, con la certezza di avere a che fare con un’altra partita destinata a regalare emozioni forti e colpi di scena.

Trento invece un primo match point l’ha sprecato domenica scorsa a casa propria, cedendo nel finale a un Mint che ritrovando Maar (assente nelle prime due gare della serie) ha aggiunto una bocca da fuoco determinante per scardinare l’attenta difesa dell’Itas. Che in trasferta nei play-off è imbattuta, ma che preferirebbe evitare di dover tornare all’Il T Quotidiano Arena domenica prossima a giocarsi il pass per accedere alla finale.

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