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Volley Superlega, finale Scudetto gara-1: Trento sulle ali di Michieletto, Civitanova paga dazio alla fatica

La prima finale scudetto è tutta favorevole a Trento, che vince 3-0 con un super Michieletto. Civitanova paga la fatica della rimonta su Perugia, ma non vuole certo arrendersi.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Il riposo è stato il primo alleato di Trento, che da ieri ha cominciato a far capire al resto d’Italia che nella testa ha spazio solo per un sogno tricolore. Anche se guai a dare Civitanova per morta prima del tempo: lo sa bene Perugia, che anziché andare all’iTQuotidiano Arena a giocarsi gara 1 della finale scudetto si ritroverà ad affrontare domani sera Piacenza nella prima delle tre gare della serie che assegnerà l’ultimo posto Champions e il titolo platonico di terza forza della stagione italiana. La Lube però in gara 1 ha fatto tanta fatica, forse pagando anche il poco tempo a disposizione per riposare dopo l’impresa di giovedì scorso a Perugia.

Michieletto il faro, Gabi Garcia il bomber “di scorta”

Trento ha vinto perché ha dimostrato di essere un collettivo arrivato tirato a puntino nel momento più importante della stagione. Con Fabio Soli che, seppur al passo d’addio, ha saputo lavorare bene nel corso di una post season dove l’Itas ha subito un solo inciampo, contro Cisterna, vincendo le restanti 7 gare disputate.

Gara 1 della serie finale contro Civitanova è stato l’ennesimo manifesto di una superiorità tanto tecnica quanto soprattutto a livello fisico e mentale che rischia di aver indirizzato la sfida prima ancora di cominciare. Soprattutto è stata lo sfondo perfetto per l’ennesima prestazione da urlo di Alessandro Michieletto, che ha infiammato il pubblico amico chiudendo con 20 punti (di cui 4 a muro e con il 54% di efficienza in attacco) e dando la sensazione di essere perfettamente centrato su quello che è l’obiettivo da raggiungere.

Una prova tanto altisonante del figlio di Riccardo (ci si dimentica spesso che è nato il 5 dicembre 2001, dunque ha appena 23 anni e mezzo) che ha saputo mascherare anche qualche problema emerso in posto 2, dove Rychlicki ha faticato più del lecito, tanto da finire in panchina all’inizio del secondo set per far spazio a Gabi Garcia, decisamente più coinvolto da Sbertoli.

La Lube senza la battuta è diventata più prevedibile

Civitanova ha pagato senza ombra di dubbio la fatica della clamorosa rimonta operata nella serie con Perugia (nota a margine, senza voler essere polemici: ha senso far disputare una gara 1 di finale a meno di 72 ore dalla fine di una serie di semifinale? Va bene che il calendario è intasato, ma magari in Lega qualche domanda se la dovrebbero pur fare…), ma anche una serata storta ben più di quanto non abbiano detto i parziali (25-20, 25-23, 25-21).

A “tradire” è stata soprattutto la battuta, il fondamentale che aveva contribuito più di ogni altro a buttare fuori dalla corsa scudetto la Sir: al netto dei 7 ace realizzati (contro gli appena due di Trento) sono stati i 13 errori ad aver consegnato all’Itas molte opportunità per allentare la pressione sui propri ricevitori. Bottolo, l’eroe di gara 5 a Perugia, ha rifiatato ben oltre il consentito (3 punti su 10 attacchi), Chinenyeze e Gargiulo si sono accesi a oltranza, il rientrante Balaso ha fatto quello che ha potuto.

Medei ci crede: “Noi disordinati, ma sarà una serie lunga”

Sbaglia chi pensa che Trento abbia il vento tutta dalla sua: giovedì alle 18,15 la Lube proverà a riportare la serie in parità, e a quel punto ne comincerebbe un’altra fatta di due gare da vincere al meglio delle tre, con la pressione che potrebbe giocare un brutto scherzo alla formazione di Fabio Soli.

Medei, dal canto suo, sa di aver dovuto pagare un dazio quasi “necessario” dopo la straordinaria impresa mandata a referto contro Perugia, tanto da non aver fatto volutamente drammi dopo un primo atto della serie che assegna lo scudetto fin troppo favorevole a Trento. Che pure i suoi problemi li ha, perché le difficoltà mostrate da Rychlicki hanno messo tutti sull’attenti (e chissà se a Civitanova partirà dall’inizio il lussemburghese o direttamente Gabi Garcia in posto 2).

“Abbiamo commesso tanti errori perché siamo stati disordinati, cosa che non era mai successa nelle 5 gare contro Perugia”, ha spiegato Medei. “Trento ha sfoderato una grande prova, noi sicuramente non siamo stati all’altezza, forse perché svuotati di molte energie mentali. Faccio un plauso a Balaso per come ha saputo recuperare in fretta dall’infortunio e per la dedizione dimostrata. Mi aspetto che possa essere una serie ancora lunga, ma dipenderà anche da noi”.

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