Non ammette di cedere agli stereotipi che limitano quell’emancipazione, economica e professionale, che rivendica con una disinvoltura che le è propria. Ha imposto uno stile, un modus operandi in un ambiente in cui le donne stentano a riconoscersi e a riservarsi uno spazio proprio, Wanda Nara.
E anche questa intervista rilasciata a Vanity Fair, sa di manifesto all’ingresso di una nuova fase della sua esistenza, del suo matrimonio e del rapporto che costruirà con Mauro Icardi, attaccante del Galatasaray e prossimo ex marito dal quale la separazione è confermata, oltre che ufficiale.
- Separazione Icardi-Wanda Nara, la conferma
- Wanda Nara: il problema non è il tradimento
- Icardi non vuole che Wanda Nara lavori
- La verità sulla storia tra Wanda Nara e L-Gante
- I rapporti tra Wanda Nara e Icardi: Mauro non si arrende
- Il maschilismo del mondo del calcio
Separazione Icardi-Wanda Nara, la conferma
Delle verità su questa separazione, confermata prima che dalla stessa Wanda Nara dalla sua avvocata Ana Rosenfeld, dona sfaccettature differenti rispetto alla narrazione che se ne è fatta fino ad ora, da quando – quasi senza preavviso – è stato annunciato via Instagram che il loro matrimonio, a un anno dal tradimento di Icardi con Maria Eugenia China Suarez, era cosa ormai appartenente al passato.
“Anzi, dopo il fatto, lui ha capito ancora di più quanto mi amasse. Io lo sbaglio l’ho perdonato, il problema è stato un altro”, ha dichiarato Wanda Nara.
Wanda Nara: il problema non è il tradimento
Il problema non sarebbe stato il tradimento in sé, ma quella bolla enorme che è scoppiata e ha allontanato da Icardi quella moglie-agente ala quale aveva affidato il suo futuro. Ma ad alcune condizioni.
“Certo, lavoravo per lui, e quello andava bene. È stato Mauro anni fa a chiedermi di fargli da manager: io non ho mai avuto un agente, mi sono sempre gestita i contratti da sola fin da adolescente. Sono diventata piuttosto brava ad aggiungere o rimuovere clausole. Ho carattere e picardía (astuzia, ndr). Quando è scaduto il contratto al suo ex procuratore sono subentrata io”,
ha deciso di confessare Wanda che la tocca ugualmente piano quando ammette che proprio il suo desiderio di dedicarsi al suo lavoro dopo dieci anni trascorsi dedicandosi ai suoi cinque figli.
Mauro Icardi e Wanda Nara
Icardi non vuole che Wanda Nara lavori
“A Mauro non piace l’idea che io sottragga attenzioni alla famiglia. Avevo espresso il desiderio di tornare a lavorare, e a lui non faceva piacere. Si allena due ore al giorno, il resto del tempo è a casa. Può aiutarmi lui con i bambini, no? Ma lui vive nel mondo del calcio, dove poche mogli lavorano e le donne in carriera sono discriminate”.
Dietro a uno dei divorzi più chiacchierati del momento non ci sarebbe quindi il tradimento di lui con la modella argentina.
La verità sulla storia tra Wanda Nara e L-Gante
E nemmeno, come si era ricamato, il presunto flirt di lei con il rapper argentino L-Gante, sul quale i rumors si sono sprecati tra baci e abbracci e videoclip molto sensuali:
“La verità è che io ho avuto cinque figli, li ho allattati tutti, li ho cresciuti e mi sono dedicata a loro per 10 anni – ha detto la showgirl e imprenditrice, che stando ai social è intanto in vacanza alle Maldive -. Ultimamente avevo espresso a Mauro il desiderio di tornare a lavorare, e a lui non faceva piacere. In Argentina mi continuano a proporre programmi da condurre e a me la televisione piace molto. Questo non significa trascurare i bambini”.
L-gante, Wanda Nara e Mauro Icardi
I rapporti tra Wanda Nara e Icardi: Mauro non si arrende
Per Wanda Nara, tornata in tv come giudice dell’edizione argentina de Il Cantante Mascherato, “l’indipendenza è fondamentale: è la via per la libertà”. Una stanza tutta per sé che la vede comunque legata a Icardi da intrecci societari, accordi commerciali ed economici sui quali vigilano consulenti di loro fiducia e che aggiungono interessi condivisi.
“Lui ogni due per tre prova a riconquistarmi, l’altro giorno è venuto a prendermi in aeroporto con la macchina piena di fiori, poi mi ha portato fuori a cena e mi ha detto: “Non mi arrendo”. Benissimo, ma io so già che, se tornassimo insieme e tra due mesi gli accennassi una nuova proposta di lavoro, saremmo punto e a capo”.
Il maschilismo del mondo del calcio
Intanto ha preso l’appartamento al piano di sopra rispetto a quello occupato da Icardi a Istanbul, per mantenere unita la loro famiglia in un ambiente come quello del calcio, che non ha mai dimostrato di amarla.
“Anni fa, per la firma di un contratto ho dovuto mandare un mio sostituto uomo – ha rivelato per sottolineare il maschilismo imperante – perché il presidente della squadra in questione si rifiutava di trattare con una donna. A volte penso che, sì, stiamo facendo passi avanti dal punto di vista dell’emancipazione femminile, ma in troppi ambienti siamo ancora indietrissimo. Tutto ciò non ha aiutato il mio matrimonio”.
“Mia madre da giovane faceva l’attrice. Ha conosciuto mio padre e ha smesso. E io, nel 2022, non posso permettere che la storia si ripeta”. Una chiosa che mette la parola fine sull’idillio, almeno, che li ha tenuti insieme per un decennio.