Altra vittoria, la numero 18 della stagione, per Golden State, che abbatte anche l’ostacolo Clippers, a domicilio, nella prova generale della super-sfida di mercoledì in casa contro i Suns.
La squadra di coach Kerr ha però avuto il proprio daffare per mettere al tappeto la squadra di Lue, rimasta in partita fino alla fine del terzo quarto e trascinata da un super Paul George (30 punti) e dalla doppia doppia di Bledsoe (13 punti e 10 rimbalzi).
La sfida tra le due migliori difesa della NBA ha vissuto a lungo su un punteggio basso, prima degli strappi dello stesso George e di quelli decisivi del solito Steph Curry, che a fine partita marcherà 33 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, ma che si è acceso solo dopo essersi visto fischiare un controverso fallo tecnico risolvendo il match con tre triple di fila, l’ultima delle quali seguita dal polemico gesto del tecnico rivolto agli arbitri. Per gli Warriors bene anche Otto Porter, autore di una doppia doppia (18 punti e 10 rimbalzi).
Tante le palle perse da ambo le parti e Warriors a lungo dipendenti dalla vena di Curry, che aggiusta le cose per i suoi dopo due quarti sofferti portando avanti la squadra al termine del primo quarto (24-20) e poi a metà gara (44-42). Il match si scalda nell’ultimo quarto, con i Clippers che s’inceppano offensivamente e non riescono ad arginare la vena di Curry, che segna e fa segnare prima del tecnico fischiatogli per eccesso di proteste. Dopo, con le squadre ancora punto a punto, le tre bombe del numero 30 stroncano gli avversari.
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