C’è una semplificazione che per quanto essenziale, evidenzia che cosa ci attende. Alcaraz si prende ancora una volta Wimbledon, aggiudicandosi il diritto di sognare che il proprio talento tennistico ambisca ad ulteriori primati dopo il già encomiabile record di 4 Slam alla sua età (21 anni).
In una ideale e già perenne contrapposizione, Sinner è lì saldo a difendere il suo numero 1 in classifica ATP davanti a Nole che rimane ed è Djokovic, il campione serbo capace di subire un intervento al menisco un mese fa e aggiustare i conti. Anche in classifica.
- Wimbledon, la vittoria di Alcaraz su Djokovic: Sinner numero 1
- La condizione di Nole
- Sinner, Olimpiadi e classifica ATP
- Il calendario di Jannik
Wimbledon, la vittoria di Alcaraz su Djokovic: Sinner numero 1
Carlitos con l’inchino accennato, quasi imbarazzato e stupito, alla Principessa Kate si è aggiudicato il secondo Cahmpionships di seguito, ritagliandosi un encomio inevitabile, più che corretto per lo spettacolo offerto sull’erba di Wimbledon che già lo aveva reso protagonista e che con questo successo dimostra anche la qualità di ripresa dello spagnolo. Certo, Alcaraz difende i punti dello scorso anno con un qualche miglioramento dovuto alla differenza da registrare: 8.130 punti, per via dei 1.300 punti guadagnati nel 2024 contro i 1.200 dell’anno precedente.
Jannik Sinner, confermato numero 1 della classifica ATP aggiornata al 15 luglio, si conferma davanti a Djokovic che rimane 2° e a Alcaraz che rimane in corsa e infastidisce non poco l’azzurro e il campionissimo che, a 37 anni, rimane l’ultimo dei big three, a difendere una generazione che ci ha donato bellezza, eleganza e anche un certo e innegabile romanticismo sportivo.
Pur essendo diversissimo e peculiare nel tennis contemporaneo, Nole dimostra di poter ancora competere a livello altissimo con i due esponenti della new generation che più interpretano l’essere pro, in questo momento agonistico.
Sinner durante il match contro Medvedev
La condizione di Nole
L’intervento al menisco che ha messo in discussione tanto, ma non tutto ha imposto una prova fisica e di carattere a Djokovic che a Wimbledon ha comunque agguantato una finale che, con le considerazioni del caso e tabellone alla mano, poteva rivelarsi irragiungibile per chiunque altro.
Anche per il serbo ci sono adesso in testa solo le Olimpiadi e poi, per sua stessa ammissione, gli Us Open che costituiscono un punto di svolta centrale.
Sinner, Olimpiadi e classifica ATP
E Jannik? Come si posiziona rispetto a Alcaraz e Djokovic pur essendo, dopo Wimbledon, saldo il suo primato? Sinner è stato eliminato un turno prima rispetto a 12 mesi fa, quando raggiunse le semifinali (risultato eccellente, che compensò il Roland Garros 2023), quindi scende da 9.890 a 9.570, ma conserva 1.110 punti di margine sul diretto avversario al numero 1.
Ovvio che le riflessione nell’immediato post eliminazione (e attuali) siano maturate nella piena consapevolezza di quel che verrà.
Sul calendario, il prossimo appuntamento è il torneo olimpico di Parigi, che ha una grande valenza simbolica e agonistica per ogni sportivo e così anche per i tennisti partecipanti. Considerazione per nulla secondaria: il torneo di Parigi, per cui Sinner si prepara a Montecarlo, non assegna alcun punto ATP ergo non ha un valore in chiave classifica.
Djokovic con Alcaraz
Il calendario di Jannik
Cosa accadrà è già scritto e, in qualche modo, previsto già dalle precedenti valutazioni in chiave piano classifica e numero 1. Si volerà in Canada e negli Stati Uniti, dopo Sinner dovrà difendere i punti conquistati lo scorso anno a Toronto, quando mise a segno il primo torneo della carriera a livello Masters 1000 e riuscì ad imprimere quella svolta che impose anche il cambio di coach.
In Canada, si scambieranno i tornei con il maschile a Montreal e quello femminile a Toronto, con l’azzurr chiamato a difendersi sia da Djokovic, che nel 2023 non giocò, sia da Alcaraz, il quale uscì nei quarti di finale contro Tommy Paul. A Cincinnati, in avvicinamento all’appuntamento con gli US Open, il trio di vertice si potrebbe forse addirittura infastidire reciprocamente, dato che l’altoatesino uscì prestissimo nel 2023 a differenza degli altri due.
Come d’altronde agli US Open, che prenderanno il via a fine agosto e che Nole ha puntato nella piena consapevolezza delle sue personali qualità di recupero e di obiettivi fattibili: il serbo a New York ha vinto il suo ultimo Slam, scorrendo all’indietro l’ultimo anno.
Domenica 14 luglio a Wimbledon è stata la volta di Alcaraz, come al Roland Garros e prima ancora, a gennaio 2024, il primo Grande Slam per Sinner. Una prima volta che ha aperto a Djoker nuove certezze sul dualismo che verrà.