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Wimbledon, Bertolucci sorpreso da Djokovic: poi l’elogio ad Alcaraz, che complica la vita a Sinner

Bertolucci analizza la finale di Wimbledon 2024, match dove ha visto per la prima volta un Djokovic completamente senza energie e che ha suggellato la crescita costante di Alcaraz, che ora mette pressione a Sinner

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Terminato Wimbledon con la schiacciante vittoria di Carlos Alcaraz su Novak Djokovic è tempo di tirare le somme, così come ha fatto Paolo Bertolucci in una chiacchierata con Ubaldo Scanagatta pubblicata su Ubitennis. L’ex tennista e ora commentatore televisivo, ha espresso le sue opinioni sulla finale disputate domenica 14 luglio, rivelando di essere rimasto estremamente sorpreso in negativo da Nole, mentre riempie di elogi Carlitos, che con i successi a Parigi e Londra mette ulteriore pressione sulle spalle di Jannik Sinner.

Bertolucci: “Finale zoppa”

Paolo Bertolucci non fa sconti a Novak Djokovic per la finale persa ieri contro Carlos Alcaraz, nettamente vittorioso in tre set su un Nole apparso sin da subito una copia sbiadita del 24 volte campione slam: “Djokovic era proprio spento, non aveva forza. Quando si raggiunge una certa età, capitano quelle giornate in qui si ritrova spento. Alcaraz ha dominato. Queste sono partite in cui se entrambi arrivano al massimo della condizione posso arrivare tranquillamente al 5° set, ma se uno dei due non è all’altezza, finisce per essere un partita zoppa. Alcaraz ha avuto solo un piccolo sbandamento sul 40-0 quando è andato a servire per il match, per il resto si è confermato pazzesco come al solito”.

Bertolucci: “Mai visto un Djokovic così”

Successivamente Bertolucci ha analizzato le difficoltà di Djokovic, a suo modo di vedere svuotato di energie come mai era successo di vederlo prima a un appuntamento così importante: “È sembrato forse per la prima volta che Djokovic accusasse il peso dei suoi anni, era accaduto in altri tornei, che però non considerava essenziali, mentre questa finale per lui era vitale. Non è stato il solito leone, è stato remissivo fin dall’inizio. I primi due set, escluso il primo game, sono durati solo 40 minuti, una cosa impensabile con Djokovic in campo. Poi nel terzo set ha fatto qualcosa, ma sono tre set a zero meritati per Alcaraz”.

Bertolucci: “Ora la pressione è su Sinner”

Da Djokovic si è passati poi ad Alcaraz, che torneo dopo torneo sta continuando a confermare quanto le lodi che da sempre gli vengono fatte non fossero esagerate, mettendo ulteriore pressione su Jannik Sinner, che – nonostante i due anni in più – si ritrova a inseguire per quanto riguarda i successi negli slam: “Diciamo che Alcaraz è sulla buona strada, che fosse un predestinato lo sapevamo. E per reggere questa pressione che metterà sulle spalle del nostro Sinner, l’italiano dovrà continuare a lavorare come fatto sinora, perché sicuramente Alcaraz gli renderà complicata la vita”.

La previsione di Bertolucci sulle Olimpiadi

Nonostante qualche sconfitta un po’ amara, come quella in finale di Jasmine Paolini, l’edizione 2024 di Wimbledon ha confermato una volta di più, qualora ce ne fosse il bisogno, quanto il movimento tennistico italiano stia vivendo un periodo d’oro, che fa ben sperare anche in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024: ”Tutto il movimento italiano è ad altissimi livelli. Alle Olimpiadi avremo la nostra chance di aggiudicarci una prima medaglia nel tennis in oltre 100 anni. Siamo competitivi a livello maschile, femminile e nei doppi, qualcosa uscirà fuori sicuramente”.

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