Nel match valido per i quarti di finale di Wimbledon tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev, l’altoatesino ha accusato dei giramenti di testa che l’hanno costretto a richiedere un medical time-out. Un’interruzione di oltre dieci minuti, durante la quale l’azzurro è stato prima visitato in campo e poi negli spogliatoi, facendo temere il peggio ai suoi tifosi.
Sinner parte bene poi cala
Il dodicesimo confronto tra Jannik Sinner e Daniil Medvedev si è rivelato da subito molto combattuto come spesso e volentieri lo sono stati anche i precedenti, con l’altoatesino che è riuscito ad aggiudicarsi il primo set al termine del tie-break. Avanti nel punteggio, nel secondo set – poi vinto dal russo – il n°1 al mondo è sembrato un po’ l’ombra di sé stesso, ritrovandosi subito sotto di un break e rischiando anche l’imbarcata nel settimo game in cui ha salvato due palle del secondo break. Dopo aver subito un break in avvio anche di terzo set Sinner ha deciso di ricorrere al medical time-out, interrompendo di fatto la sua partita.
Capogiri per Sinner
Alla base dell’intervento del medico richiesto da Sinner ci sarebbero dei capogiri, forse dovuti a un calo di pressione vista la forte umidità e al caldo conseguente nel campo centrale – chiuso per evitare la pioggia -, oltre all’inevitabile tensione che una partita come questa – un quarto a Wimbledon contro il n°5 al mondo – si porta dietro. A far preoccupare i tifosi è però stata anche la durata dell’interruzione, con Jannik che – dopo essersi fatto misurare la pressione e la saturazione del sangue – si è uscito a fatica dal campo insieme al medico, assentandosi per oltre dieci minuti. Una quantità enorme di tempo – normalmente il massimo consentito è di 5 minuti – che hanno fatto temere il peggio, ovvero il ritiro dell’azzurro.
Come sta Sinner
Ritiro che per fortuna non è arrivato. Rientrato in campo Sinner ha ripreso normalmente a giocare e, dopo un iniziale istante di assestamento, è tornato sui soliti livelli, trovando nel decimo game il break – il primo nella sfida di oggi – che gli ha permesso di riequilibrare il parziale per poi spingersi al tie-break – poi perso per 7 punti a 4 -, riducendo almeno per ora i timori per le sue condizioni, per il prosieguo del match di Wimbledon.
Sinner risorge nel quarto set
A far rientrare definitivamente le preoccupazioni è poi stato il quarto set, nel quale Sinner è tornato in controllo del gioco, vincendo 25 punti contro i 12 del russo, brekkando in due occasioni un Medvedev calato dal punto vista fisico e vincendo il parziale con il risultato di 6-2, riequilibrando l’incontro.