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Wimbledon, Musetti rapisce Keira Knightley e raggiunge Paolini in semifinale. Contro Djokovic col tifo a favore

Musetti contro Djokovic in semifinale a Wimbledon. Identico obiettivo raggiunto da Paolini, che sfida Vekic per raggiungere una finale storica. Italia protagonista a Londra

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Auden Bavaro

Auden Bavaro

Giornalista

Lo sporco lavoro del coordinamento: qualcuno lo deve pur fare. Eppure, quando ha modo di pigiare le dita sulla tastiera, restituisce storie e racconti di sport che valgono il biglietto

Musetti contro Djokovic in semifinale a Wimbledon. Nell’anno in cui il numero 1 del ranking è l’azzurro che più ti aspetti di vedere in fondo, accade che Jannik Sinner sia costretto a un match debilitato contro Medvedev che gli costa il passaggio del turno e Lorenzo si carichi sulle spalle l’Italia. Come Jasmine Paolini, del resto, sempre più certezza della racchetta tricolore. Per entrambi arriva il penultimo ostacolo per regalarsi il sogno di una finale sull’erba londinese.

Musetti contro Djokovic in semifinale

A Musetti tocca in sorte Novak Djokovic: è come Davide a cui si piazza davanti Golia ma sia Lorenzo che Davide l’impresa hanno già mostrato di averla nelle corde. Musetti, per dirla facile, sa come si può battere Novak. Se è vero che nei sei precedenti, il serbo ne ha vinti cinque, lo è altrettanto il fatto che, negli ultimi incontri, superare Lorenzo non è stato semplice nemmeno per uno come Nole.

Nell’ultima occasione, il recente Roland Garros, sono serviti cinque set: Musetti in partita fino al quarto, nel quinto il crollo totale con Djoko che si prende il match in maniera netta (6-0). Prima ancora, il ko dell’italiano a Montecarlo in due set (7-5, 6-3) mentre l’anno precedente è proprio il torneo monegasco a celebrare Musetti: vince in tre set, in rimonta, l’ottavo di finale.

Magic Musetti batte Fritz in cinque set

Verrebbe da dire Lorenzo il Magnifico, se solo non fosse abusato e inflazionato. Allora per Lorenzo Musetti – che si porta a casa, contemporaneamente, la prima semifinale di Wimbledon e di un Grande Slam – meglio tenere fede al soprannome coniato apposta per lui. Magic Musetti: uno che è capace di colpi sensazionali (ancora negli occhi il passante con il rovescio in corsa contro Perricard ai quarti di finale) che strappano applausi.

Ha anche pause forzate e storture nel corso dei set, Lorenzo, uno cui il talento non è mai mancato ma non sempre è viaggiato di pari passo con la tenuta mentale. Stavolta no: gli sono serviti cinque set per sbarazzarsi di Fritz ma l’italiano in partita c’è rimasto sempre. Troppo ghiotta l’occasione favorita anche da un tabellone che – complici le debacle dei big – gli ha spianato la strada.

Ha viaggiato col 76% di punti con la prima di servizio, finalizzato meglio dello statunitense la risposta, concesso una ventina di errori gratuiti in meno, sfruttato la rete con incisività e si è concesso il lusso di tredici palle break a fronte delle nove subite.

Lorenzo incanta Keira Knightley con un lob

Musetti ha incantato anche Keira Knightley, passata dal set dei Pirati dei Caraibi al prato inglese: non c’era il pirata per antonomasia, Johnny Depp, a rapirle un’emozione, allora ci ha pensato Lorenzo. Lo stupore sul volto dell’attrice è stato evidente quando Musetti, nel terzo set, s’è inventato un pallonetto che ha mandato in tilt Fritz, inerme di fronte a un lob capace di far schiudere le labbra anche a Keira in un gesto di meravigliata sorpresa.

Stavolta non è arrivata nessuna imprecazione, Lorenzo s’è contenuto. L’esultanza finale, le congratulazioni all’avversario, le parole a fine match: “Non me ne rendo ancora conto. Ho saputo reagire, e cambiare l’approccio: devo riuscirci anche venerdì contro una leggenda come Djokovic. Ci conosciamo bene, sarà una gran lotta”. E la sensazione è che Lorenzo possa beneficiare anche del tifo di Wimbledon, soprattutto dopo le dure parole rivolte da Djoko agli spettatori della sfida contro Rune. Per un pubblico cresciuto a tè, Federer e Nadal schierarsi in maniera importante con l’italiano pare una logica conseguenza.

Paolini-Vekic, semifinale dalle 14.30

Oggi però è il grande giorno di Paolini: Jasmine parte col favore dei pronostici perché la 28enne croata Donna Vekic, numero 37 del ranking, sulla carta ha tutto in meno, salvo l’età. Sono coetanee. L’azzurra è a un passo dalla storia: sarebbe la prima italiana a staccare il pass per la finalissima di Londra e raggiungerebbe il traguardo finora conseguito solo da Matteo Berrettini. Match in programma sul Centre Court alle 14.30.

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