Vittoria convincente per Novak Djokovic, che si è sbarazzato in tre set (6-3 6-4 6-2) di Holger Rune accedendo così ai quarti di finale di Wimbledon, dove affronterà la testa di serie n°9 Alex de Minaur. Al termine del match con il danese, Nole ha però attaccato direttamente il pubblico presente, reo di aver inneggiato il suo avversario a suo di “Ruuuuune”, che al serbo sono apparsi come dei “buuu” diretti nei suoi confronti.
- Djokovic vince e convince contro Rune
- Le parole di Djokovic post partita
- L’aspra polemica con i tifosi
Djokovic vince e convince contro Rune
Forse la miglior partita – tenendo in considerazione anche l’avversario che si ritrovava di fronte – in quest’edizione di Wimbledon per Novak Djokovic, che dopo aver perso un set contro Jacob Fearnley e Alexei Popyrin, è tornato a lasciare le briciole e a vincere in tre set contro Holger Rune, che dopo una partenza disastrosa (12 punti consecutivi persi in avvio), aveva provato a rialzarsi nel secondo set, senza però riuscire a convertire le chance di break che si era procurato, per poi cedere nettamente nel terzo. Ai quarti di finale Nole trova dunque Alex de Minaur, che ha battuto in due dei tre precedenti, nessuno dei quali si è però disputato sull’erba.
Le parole di Djokovic post partita
Al termine dell’incontro Djokovic ha parlato anche delle sue impressioni sulla partita: “Sono molto contento, io penso che oggi Rune non abbia giocato al meglio, è partito male. Non è facile, la tensione aumenta con il passare del match, da parte mia ho trovato il modo giusto, la solidità giusta. Nel secondo set ho dovuto affrontare anche due break point ma sono stato bravo a rimanere concentrato”.
L’aspra polemica con i tifosi
Djokovic si è poi lasciato andare attaccando direttamente e pesantemente il pubblico di Wimbledon: “Ringrazio tutti i tifosi per essere rimasti qui stasera. E “buuuuonanotte” (gioco di parole visti i “Ruuuune” durante il match, ndr) a tutte le persone le persone che invece hanno deciso di non rispettare il gioco, i giocatori e me in particolare”.
Quando l’intervistatore gli fa notare che i “buu” erano in realtà dei “Ruune” in supporto del suo avversario, Djokovic non ci sta e rincara la dose, lanciando una sorta di sfida al pubblico: “So che stavano supportando Rune, ma io ho sentito i “buu”, non scherziamo. Sono nel tour da vent’anni, conosco tutti i trucchetti e tutte le parole. Io rispetto chi è venuto qui, chi ha pagato il biglietto. Ho giocato in condizioni anche più avverse, questo non mi tocca ragazzi”, come a stimolare il pubblico ad accanirsi su di lui, cosa che spesso e volentieri ha aiutato Nole a tirare fuori la miglior versione di sé.