Più che il centrale di Wimbledon sembrava il “Colosseo”: è così che l’intervistatrice comincia la sua conversazione con Jannik Sinner dopo il derby da battaglia contro Matteo Berrettini. Oltre 3 ore e mezza per una partita di altissimo livello, decisamente meglio di un secondo turno seppure in uno slam. Luci e ombre per il numero 1 al mondo, messaggi sicuramente incoraggianti per Matteo Berrettini.
- Sinner e l’amicizia con Matteo Berrettini
- Maledizione terzo set e il “portafortuna” che non c’è
- Berrettini è tornato
Sinner e l’amicizia con Matteo Berrettini
Non era una partita facile, scontato dirlo ma giusto ribadirlo: Matteo Berrettini sull’erba è uno dei clienti più scomodi che si possono incontrare. E sono serviti tre tiebreak a Jannik per riuscire a fare la differenza. Jannik resta immacolato nei derby italiani ma la gara di stasera è stata senza dubbio la più complicata come spiega lui stesso a fine partita: “Siamo molto amici, a volte ci alleniamo insieme e giochiamo insieme in Coppa Davis. E’ difficile doversi affrontare qua nel secondo turno in un torneo del genere, è stata una partita di altissimo livello. Ho avuto anche un po’ di fortuna nei tiebreak, voglio ringraziare tutti per il supporto e per essere rimasti fino a tardi”.
“Sapevo che stasera avrei dovuto alzare il mio livello – continua Sinner – per me è stata una sfida, col team abbiamo parlato molto prima del match delle difficoltà che avrei incontrato. Ci sono stati un po’ di alti e bassi ma credo che sia normale. Giocare su questo campo è una cosa speciale, vediamo cosa succederà nel prossimo turno e spero di rivedervi tutti”.
Sinner-Berrettini: tutte le emozioni del derby
Maledizione terzo set e il “portafortuna” che non c’è
Così come con Hanfmann, ancora una volta Jannik Sinner si è inceppato nel terzo set. Nei primi due, pur vinti al tiebreak, l’altoatesino ha dato dimostrazione di riuscire a tenere il match sotto controllo e di riuscire a vincere i punti importanti. Ma nel terzo così come nel primo turno è andato incontro a un altro blackout piuttosto prolungato che ha permesso a Berrettini di riuscire a riaprire la partita. Un momento di difficoltà che si è prolungato anche nel quarto con Jannik però capace di trovare la concentrazione giusta per rimettere il match sui giusti binari.
Ora al terzo turno ci sarà la sfida con il serbo Miomir Kecmanovic che ha battuto in cinque set il talismano Tallon Griekspoor. Talismano perché i successi più importanti di Sinner sono arrivati proprio passando dal giocatore olandese che l’altoatesino ha battuto, tra l’altro, a Melbourne nel corso degli ultimi Australian Open e solo qualche giorno fa ad Halle, dove poi ha vinto il torneo tedesco. I precedenti sono tutti a favore di Sinner che ha battuto il serbo in tre occasioni.
Berrettini è tornato
Ma non è stata solo la serata di Jannik Sinner. A Londra si è rivisto un Matteo Berrettini in formato 2021. Il tennista romano è stato autore di una grandissima prestazione giocando alla pari con il numero 1 del mondo e rischiando anche di portare il match al quinto set. Martello ha mostrato tutte le sue armi, a cominciare da un servizio devastante ma anche un gioco a rete di altissimo livello. La brutta notizia per lui è che con questa sconfitta perderà i punti conquistati lo scorso anno con gli ottavi di finale e scivolerà via dalle prima 80 posizioni della classifica, la seconda brutta notizia è che la stagione sull’erba si chiude praticamente qui (resta il torneo di Newport che si gioca negli Usa sull’erba, ndr), una superficie quella di Wimbledon sulla quale il romano è senza dubbio tra i primi 10 al mondo. Le buone notizie arrivano però dalle sue condizioni fisiche che fanno ben sperare per il futuro.