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Wimbledon: Sinner fuori a testa alta, e con margini di miglioramento

Sinner ha sognato di vincere contro Djokovic, ma alla fine si è dovuto arrendere alla classe del serbo. Il futuro comunque sorride tutto a Jannik.

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Oggi pomeriggio, sul campo centrale dell’All England Club di Wimbledon, Jannik Sinner ha sfiorato l’impresa di eliminare Novak Djokovic ai quarti di finale dei Championship dopo aver giocato appena una manciata di partite in carriera sull’erba.

Abbiamo assistito inoltre non a una, ma bensì a due partite differenti nel corso delle quasi quattro ore durante le quali il pubblico ha ammirato le magie dei due tennisti: una che è durata i primi due set, l’altra sono stati gli ultimi tre.

Il match finisce 7-5 6-2 3-6 2-6 2-6, punteggio che rappresenta perfettamente l’andamento della gara dall’inizio alla fine. Quello che è palese a tutti, comunque, è il grande futuro che attende Jannik, se saprà valorizzare i propri punti di forza e compensare quello che ancora gli manca.

La prima partita: due set dominati da Sinner, Djokovic non aveva armi

Sinner è riuscito ad andare in vantaggio 2-0 prima di crollare fisicamente e mentalmente. Nel primo set, dopo essere andato sotto 3-0 e aver rischiato addirittura di essere sul 5-1, Sinner si è ripreso con un pazzesco parziale di 11-2, fino ad arrivare al 7-5 finale.

Il punto di forza di Sinner è senza dubbio la testa, completamente diversa da quella dei suoi coetanei. L’altoatesino è un ragazzo serio, e in grado soprattutto di leggere bene le partita, come dimostrato sul cambio di posizione per sfruttare le difficoltà in battuta di Djokovic, almeno nei primi due set.

Si è dimostrato molto forte nel dritto incrociato, un colpo che ha spesso fatto esplodere il pubblico del centrale. Inoltre, almeno nei primi due set, il servizio dell’altoatesino è stato pazzesco, mandando in bambola il Djoker in risposta. Lo ripetiamo, Djokovic contro Sinner, per alcuni tratti, è andato in difficoltà sulla risposta in servizio, e questo potrebbe dire molto sulle capacità di Sinner.

Soprattutto questa partita ha dimostrato come Sinner sia in grado di lottare negli Slam e anche sull’erba. Dallo U.S Open, vedremo un altro Sinner nei Major.

La seconda partita: Nole in modalità automa, Sinner male sulle palle corte

Veniamo ora alla seconda partita, quella che Sinner ha effettivamente perso. Guardando l’andamento del match verrebbe naturale dire che il fattore è stato l’esperienza, ma non è proprio così. Djokovic ha aumentato le percentuali delle sue prime di servizio (nei primi due set la percentuale era intorno al 60%, dal terzo set si è alzata all’80%).

Sinner tuttavia non ha pagato questo aspetto, o meglio, non è su questo che ci dovremmo concentrare, dato che è stato in grado di respingere una seconda di servizio a 140km/h. Più che altro, Jannik ha pagato i tantissimi errori non forzati, e soprattutto le stupidaggini sotto rete, sulle palle corte, sulle smorzate, sui punti di appoggio. Questo è forse l’aspetto principale sul quale lavorare, almeno stando alla partita di oggi.

Inoltre si è trovato in difficoltà nel chiudere punti decisivi. La freddezza nei momenti chiave arriva ovviamente dopo aver giocato un numero enorme di match (Djokovic ne ha vinti più di 1000, Sinner poco più di 100). L’infortunio alla caviglia non ha influito, fortunatamente.

In generale si tratta di una sconfitta meritata, in fondo Nole è stato numero uno del mondo per un numero a tre cifre di settimane totali. Tuttavia, questa gara potrebbe proiettare Sinner in una nuova dimensione nel tennis.

Wimbledon, le parole di Sinner e Djokovic

Intervenuti dopo la partita come di consuetudine, sia Jannik Sinner che Novak Djokovic hanno rilasciato alcune dichiarazioni interessanti. Partiamo da quanto detto dall’altoatesino:

“Credo di aver giocato nel modo corretto. Certamente ero al comando 2 set a 0. Sicuramente la gara è cambiata nel terzo parziale nel momento in cui sono andato a servire ed ero sotto 0-15, e ho piazzato un dritto semplice in rete, 0-30. Dopo di che lui ha giocato un ottimo punto ma anziché 15-30 a quel punto ero 0-40 e ho subito il break. Da quel momento ha cominciato a giocare in maniera migliore. Penso che in ogni caso dovrei essere contento. Ho dimostrato un buon gioco. Ho dimostrato in ogni caso che Nole è stato costretto ad alzare il livello dopo il secondo set, sennò avrebbe perso. So che ho molto su cui posso ancora migliorare, ma ripeto sono contento del cammino”.

Ha le idee chiare invece Novak Djokovic su come si svoltata la partita, e non manca comunque, molto sportivamente, di spendere belle parole per Sinner:

“Per Sinner mi è parso che sia entrato nel match senza niente da perdere, ma quando arrivi a essere avanti 2 set a 0 hai molto da perdere. A livello mentale questa cosa io l’ho sentita. Di certo sono sicuro che migliorerà negli anni, dato è una giocatore fantastico, uno a livello mentale sempre molto presente, un tennista che ama questo sport e molto professionale. Si vedrà davvero spesso in futuro su questi tornei. La mia pausa in bagno? Non ero arrabbiato. Ho solo cercato di incitarmi a rimanere positivo. In quei momenti ti senti giù e hai bisogno di toccare i tasti giusti per provare a rianimarti in qualche modo. E’ quello che ho fatto. L’avevo fatto anche al Roland Garros con Tsitsipas e anche oggi ha funzionato. Perché* non funziona sempre, non è una cosa garantita”.

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