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Woodbridge si espone: “Il dominio di Federer, Djokovic e Nadal è finito”

“Le cose saranno molto diverse da ora in poi, la tendenza del tennis mondiale è cambiata con il trionfo di Medvedev"

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Woodbridge si espone: “Il dominio di Federer, Djokovic e Nadal è finito” Fonte: Getty Images

Con la vittoria ottenuta la scorsa domenica a Flushing Meadows, il numero 2 ATP Daniil Medvedev è diventato il secondo giocatore nato negli anni ’90 ad essersi aggiudicato un trofeo del Grand Slam. Una vittoria forse avvenuta contro qualche pronostico, ma sicuraemnte meritata visto che di fronte non c’era uno qualunque, ma il numero uno al mondo Novack Djokovic.

La vittoria del russo tra l’altro, ha impedito al fuoriclasse serbo di conquistare tutti e quattro i titoli Major all’interno dello stesso anno (evento che non accade dal lontano 1969, quando a riuscirci fu il leggendario Rod Laver).

In una nuova intervista pubblicata anche da Punto de Break, l’australiano Todd Woodbridge – ex numero 1 del mondo in doppio e detentore di 16 titoli Slam – ha sentenziato: “Le cose saranno molto diverse da ora in poi, la tendenza del tennis mondiale è cambiata con questo trionfo.

Non credo che Djokovic entrerà in una crisi totale che gli impedirà di raggiungere altri trionfi, ma sarà molto più difficile per lui. Inoltre, credo che Roger e Rafa si ritireranno oppure inizieranno a giocare di meno, questo match ha fatto molto male al serbo perché ha bisogno della motivazione per affrontarli testa a testa con l’obiettivo di diventare il tennista col maggior numero di successi Slam.

Secondo me, questo torneo è un punto di svolta nella storia del tennis che segna la fine dell’era dei Big 3”. Woodbridge ha aggiunto: “Questa generazione di giovani percepisce se stessa come quella chiamata a dominare il tennis negli anni a venire.

Novak potrebbe essere in grado di lottare per uno o altri due trofei di questo livello, ma ciò che è accaduto in questo torneo avrà il suo prezzo”. L’australiano ha dunque concluso: “Sento che abbiamo visto il lato più umano di Novak Djokovic, come mai lo avevamo visto prima, poiché nascosto nella sua aura di invincibilità.

Quando un atleta di questo livello incappa in qualcosa di simile, non è semplice recuperare mentalmente. Una volta che inizia a veder rimpicciolire il proprio dominio, ho dei dubbi che possa mantenere la stessa intensità e concentrazione competitiva.

Penso che, se non riuscirà a vincere gli Australian Open 2022, nutrirà dentro di sé parecchi dubbi sulla sua capacità di continuare a vincere Major”.

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