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WTA Finals, Paolini carica e felice: "Una sorpresa essere qui in singolare. Ma voglio fare tanta strada"

Jasmine Paolini è pronta a scendere in campo nella prima giornata delle WTA Finals: sabato affronterà Elena Rybakina. E poi ammette: “Il doppio con Errani mi ha aiutato tanto”

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Mancava dalle WTA Finals dal 2015: quell’anno Flavia Pennetta, poi coniugata Fognini, teneva alto l’onore dell’Italia in quella che per lei era una sorta di passerella d’addio, dato che dai giorni immediatamente successivi si sarebbe occupata di metter su famiglia e salutare il circuito professionistico.

Jasmine Paolini questa ambizione ancora non ce l’ha: a Riyadh cercherà di spingersi oltre i propri limiti, che poi vorrebbe dire cercare almeno di superare il group stage e atterrare in semifinale, cioè tra le prime 4 al mondo, che poi è quello che oggi racconta la classifica mondiale. Anche se già il primo incontro con Elena Rybakina (che occupa la posizione numero 5) servirà per capire meglio fin dove potrà spingersi la toscana.

Sorpresa… ma neanche tanto: “Grazie a Furlan ed Errani”

Sorridente, solare, decisa a non lasciare nulla al caso: questa è la Paolini che s’è presentata in Arabia Saudita (bella contraddizione: una nazione che considera le donne meno di un moscerino, eppure la WTA non ha saputo resistere al richiamo dei petrodollari…), decisa a giocarsi tutte le carte a disposizione per provare a completare con un altro risultato di rilievo un 2024 che comunque vada sarà da incorniciare per tutta l’eternità.

“Dire che mi sarei aspettata di disputare le Finals in singolare è oggettivamente troppo. Pensavo che avrei potuto farlo in doppio con Sara Errani (come effettivamente succederà), ma in singolare… beh, no, davvero non me lo aspettavo. Per questo dico che essere qui è bello e stimolante, e un grazie particolare lo devo dire al mio allenatore Renzo Furlan, così come a Sara grazie alla quale, giocandoci assieme, sono cresciuta veramente tanto”.

Obiettivo dichiarato: “Dare il massimo”

L’esordio contro Rybakina sarà il primo indicatore di forza in una competizione che per Jasmine è completamente nuova. “Questo è come un sogno che si avvera. Dopo Dubai ero messa bene nella Race, ma onestamente non ero così sicura di poter partecipare a questo torneo di fine stagione… alla fine ho giocato bene, pur con qualche partita storta, e sono arrivata dove mai avrei pensato di poter arrivare. La sfida è difficile, sono la prima a saperlo, ma non mi tirerò indietro e cercherò di fare quanta più strada”.

Con Furlan ne ha parlato a lungo nelle ultime settimane: “In campo ci va l’atleta, ma dietro c’è un lavoro che parte da molto lontano e che è fatto di tanti piccoli dettagli che possono fare la differenza. Il nostro è davvero un lavoro di gruppo, dove fare squadra è fondamentale. E anche l’aver giocato tanto con Sara mi ha aiutato a diventare la giocatrice che sono oggi: mi ha aiutato a migliore servizio, volee e risposta, e queste cose mi sono tornate molto utili anche in singolare”.

Furlan è stato il primo a spronarmi a giocare con continuità in doppio, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Come sto fisicamente? Dopo la Cina ho cercato di recuperare e mi sento pronta a spingere al massimo. È bello sapere che c’è tutto un paese che è pronto a sostenermi e sento forte il calore del pubblico italiano, seppur a distanza. Cercherò di dare il massimo e di sfruttare ogni opportunità che mi si presenterà davanti”.

In doppio per stupire: “Con Sara totale sintonia”

L’obiettivo di Paolini è di fare strada tanto in singolare, quanto in doppio: “Con Sara, che è la direttrice d’orchestra, io posso dire di essere quella che suona. Diciamo subito che non siamo bravissime quando c’è da affrontare il primo turno di un torneo, ma solitamente poi andiamo aumentando il nostro livello di gioco.

Avendo tre partite da affrontare prima delle semifinali, speriamo di sfruttarle a nostro favore. Le condizioni più “lente” del campo potranno rappresentare un vantaggio per le nostre caratteristiche, perché ci piace giocare su superfici che non siano così veloci. Dovremo adattarci alle condizioni che troveremo, ma siamo pronte a divertirci”. In doppio le azzurre esordiranno domenica contro le americane Dolehide e Krawczyk.

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