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Yuri Romanò sulle orme di Ivan Zaytsev: dopo l'estate si trasferirà a giocare in Russia. Futuro con la nazionale a rischio?

Dalla Russia continuano ad arrivare conferme sull'imminente trasferimento di Yuri Romanò nel massimo campionato russo. E potrebbe seguirlo anche Leonardo Scanferla

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

C’è un pezzo di Piacenza che è pronto ad essere esportato in Russia. Perché dalle parti di Mosca si dicono certi che Yuri Romanò e Leonardo Scanferla il prossimo anno giocheranno nel campionato russo di pallavolo. Neanche il tempo di riprendere fiato dopo la vittoria di Grottazzolina (la prima della nuova gestione Travica) che in casa Gas Sales Bluenergy c’è da registrare l’ennesimo ribaltone alle porte, con l’opposto della nazionale (e anche il libero, sempre in odore di azzurro) pronti a cedere alla corte del Fakel Novy Urengoy.

Romanò e Scanferla per il Fakel Novy Urengov

È stato il tecnico della formazione russa a “spoilerare” l’operazione, sebbene già da un po’ di tempo fosse in voga la voce che Romanò avrebbe salutato l’Italia per provare l’esperienza all’estero, nella fattispecie in terra russa. Roman Empolov ha fatto sapere che gli attuali due opposti di ruolo a roster dovranno fare il possibile nella Russian Spring Cup per provare a convincere la società a tenere l’uno e cedere l’altro, dal momento che una slot verrà riservata all’opposto titolare della nazionale italiana, campione del mondo in carica (nonché vice-campione d’Europa e medaglia di legno alle ultime olimpiadi).

Sempre dalla Russia, però, sono arrivate anche alcuni voci riguardanti un possibile approdo al Fakel Novy Urengoy di Leonardo Scanferla: anche lui ha fatto parte della nazionale di De Giorgi che ha conquistato il titolo mondiale nel 2022 e l’argento europeo nel 2023, mentre a Parigi 2024 il commissario tecnico ha preferito portare soltanto un libero (Balaso) con Laurenzano come prima riserva.

I motivi della scelta: soldi e voglia di cambiare aria

La decisione di Romanò di trasferirsi nel campionato russo è figlia di tante ragioni. La prima è che Piacenza è pronta a ripartire con un programma rivolto in buona misura sui giovani, e l’uomo deputato a giocare in posto 2 nei prossimi anni ha il volto di Alessandro Bovolenta, che oggi con Romanò fa la staffetta praticamente ad ogni partita.

C’è inoltre la consapevolezza che, arrivato quasi a 28 anni e nel pieno della propria maturità pallavolistica, è giunta l’ora anche di monetizzare quanto fatto nell’ultimo quadriennio: in Russia lo stipendio sarà certamente più alto rispetto a quello percepito fino ad oggi in Emilia, il che rappresenta comunque un incentivo all’esodo, specie adesso che in famiglia le cose si sono sistemata con la piccola Bianca che sta per compiere un anno di vita.

Dopotutto c’è un precedente illustre di un italiano che è andato a giocare in terra russa nel decennio scorso: Ivan Zaytsev per due stagioni, dal 2014 al 2016, ha vestito la maglia della Dinamo Mosca, conquistando una Coppa CEV nel 2015, tornando poi al Kuzbass di Keremovo dopo lo stop imposto per il Covid nell’estate del 2020. Yuri sulle orme sulle Zar? In Russia in tanti si dicono certi che sia così.

Sulle tracce dello Zar: Romanò e la “staffetta” con Zaytsev

Nelle intenzioni di Yuri, la decisione di trasferirsi nella principale lega russa potrebbe rivelarsi un upgrade in una carriera che è sembrata un po’ ristagnare dopo gli exploit del biennio 2021-2023, con De Giorgi che lo portò in nazionale agli Europei del 2021 quando ancora non aveva mai messo piede nel campionato di Superlega (avrebbe esordito con Milano poche settimane più tardi), pescandolo in A2 nell’Emma Villas Siena e di fatto affidandogli il ruolo che fino alle olimpiadi di Tokyo fu proprio Zaytsev.

A Piacenza, negli ultimi due anni, Romanò s’è un po’ perso per strada, pagando dazio anche all’andamento assai discontinuo della Gas Sales, che in questa annata rischia di chiudere fuori dalle prime 4 al termine della stagione regolare dopo essere stata eliminata da Verona nei quarti di Coppa Italia.

Poche settimane fa ha perso festeggiato il traguardo dei 3.000 punti realizzati in carriera e adesso spera di poter giocare gli ultimi due mesi e mezzo con la maglia piacentina libero da troppi pensieri, anche se dovrà comunque guadagnarsi il posto in azzurro in vista dei mondiali nelle Filippine. Questo perché De Giorgi dovrà sostanzialmente selezionare due opposti di ruolo su almeno tre candidati: Romanò Bovolenta e Rychlicki, che ha ottenuto lo status di eleggibile per la nazionale dopo due estati trascorse in attesa del via libera dalla FIVB.

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