Chissà se, al termine di Empoli-Monza, Symon Zurkowski ha ripensato a quel suo compagno dei tempi del Gornik Zabrze, quando gli disse che se fosse arrivato a giocare in Ekstraklasa (la Serie A polacca) o all’estero, lui avrebbe smesso di fare il calciatore. L’esordio nella massima divisione polacca è avvenuto il 13 novembre 2016, e nel 2019 divenne ufficialmente un giocatore della Fiorentina.
- Zurkowski e il “pronostico” di quel compagno
- Tre gol al Monza e una dedica speciale
- Zurkowski, il colpo di sonno e la scelta decisiva
- Conteso da Fiorentina e Juventus
Zurkowski e il “pronostico” di quel compagno
Fiorentina, Empoli, Spezia, Cremonese, e da gennaio di nuovo Empoli. Gol all’esordio nella sconfitta di Verona della scorsa settimana, folgorante tripletta oggi contro il Monza. Al volo di destro, tap-in di testa, sinistro di opportunismo. Nel mezzo, una partita di sostanza e qualità, conclusa con tre punti fondamentali, per la formazione toscana, per credere nella salvezza. Una tripletta che fa di Zurkowski il primo giocatore polacco a fare hattrick in serie A e il primo giocatore a segnare almeno tre gol in una gara di Serie A con l’Empoli a partire dal poker di Nicola Pozzi contro il Cagliari nel 2007. Allo Spezia, club che ha dato via il centrocampista polacco pochi giorni fa dove era diventato poco più che un rincalzo, qualcuno, forse, in questo momento si starà mangiando le mani.
Tre gol al Monza e una dedica speciale
L’aria di Empoli fa evidentemente bene al polacco, che a Firenze e Spezia invece non aveva incantato. Sono bastati i 34′ minuti del match contro l’Hellas Verona e quelli di oggi al ‘Castellani’ contro il Monza affinché Szymon Zurkowski si prendesse sulle spalle l’Empoli guidandolo al ritorno alla vittoria dopo due mesi d’astinenza, fatti di tre pareggi e cinque sconfitte. “Volevo segnare ma non mi aspettavo la tripletta, è la prima in carriera le parole del centrocampista dell’Empoli a Dazn – la dedico a mio figlio. Vogliamo vincere tutte le partite e dobbiamo giocare con questo spirito. Motivazioni? Il mister non deve dire tanto, sappiamo qual è la nostra situazione di classifica”.
Zurkowski, il colpo di sonno e la scelta decisiva
Eppure, Symon Zurkowski è diventato calciatore per puro caso. La sua prima passione infatti è il baseball: in patria è stato giocatore di alto livello, e suo fratello Arek è allenatore. “Quando ha capito che avrei avuto più successo nel calcio non ha più insistito”, raccontò proprio il fratello tempo fa. Nato a Tychy, una sorta di città dormitorio per chi lavora a Katowice, sin da ragazzino si divide tra baseball e calcio, prima dell’approdo al Gornik. Sveglia alle 5, scuola, allenamenti, doccia e poi a dormire. Un giorno, sulla strada di casa, per poco non finisce fuori strada per un colpo di sonno. “Fu un avvertimento, non potevo continuare così”. Quindi basta scuola.
Conteso da Fiorentina e Juventus
Il debutto in prima squadra a 19 anni, un paio di stagioni alto livello, fino all’approdo in Italia, con la Fiorentina. Pare ci fosse anche la Juventus sulle sue tracce, ma Corvino battè Paratici sul tempo e se lo assicurò. “Nel 2016 non avevo un contratto, mi chiedevo se giocare a calcio avesse senso, poi ho pensato ai miei genitori e ai sacrifici fatti per comprarmi scarpini, calzettoni, magliette, così ho continuato”. Insomma, quel suo compagno dei tempi del Gornik probabilmente ora farà altro, di mestiere. Ora dovrebbe essere in pensione”, ha detto Symon: il nome, non ha mai voluto svelarlo.
Zurkowski protagonista del mercato di gennaio